CRONACA
Emergenza idrica in Irpinia e Sannio: Alto Calore annuncia razionamenti notturni

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Una crisi idrica senza precedenti recenti si abbatte sulle province di Avellino e Benevento. L’Alto Calore Servizi S.p.A. ha inviato una comunicazione ufficiale a tutti i sindaci dei comuni serviti, annunciando l’inevitabile adozione di un piano di emergenza che prevede la chiusura notturna dell’erogazione dell’acqua. La misura si rende necessaria a causa di una “fortissima e graduale riduzione delle portate di tutte le sorgenti in gestione”, provocata dalla “preoccupante scarsità delle piogge registratasi nell’ultimo anno”.
Nella lettera, datata 7 agosto 2025, l’azienda idrica dipinge un quadro allarmante. Negli ultimi 30 giorni, le principali sorgenti hanno subito una diminuzione complessiva della disponibilità idrica del 40% rispetto a fine giugno. Il confronto con le medie storiche del periodo 2011-2024 è ancora più severo, evidenziando un calo del 48%. Anche rispetto all’anno precedente, il 2024, si registra un’ulteriore riduzione del 18%.
La crisi è aggravata dalla notevole diminuzione della disponibilità anche dalle sorgenti di Cassano, gestite da Acquedotto Pugliese e Regione Campania, che ha già comportato tagli alle forniture verso i comuni serviti da Alto Calore.
Di fronte a questa situazione, nonostante l’impegno per riparare i guasti sulla rete, l’Alto Calore Servizi ammette di non avere “le condizioni di disponibilità idrica per garantire la continuità della erogazione su tutto il territorio gestito (…) nell’arco delle 24 H“.
Il Piano di Emergenza e la Richiesta ai Comuni
L’unica soluzione percorribile, secondo l’azienda, è l’attivazione di un piano di chiusure notturne programmate dai serbatoi, al fine di poterne garantire il riempimento e assicurare un servizio regolare durante le ore diurne. L’Alto Calore sta definendo un piano di turnazione che mira a distribuire equamente i disagi sul territorio, un piano che dovrà essere necessariamente rivisto con il progressivo calo delle portate, previsto raggiungere il picco minimo nel mese di dicembre. Per ottimizzare la pianificazione, l’azienda ha richiesto alle amministrazioni comunali di fornire un calendario delle feste patronali, con l’obiettivo di evitare, dove possibile, le interruzioni idriche in concomitanza con tali eventi.
Inoltre, l’Alto Calore chiede un supporto attivo ai Comuni per le operazioni di chiusura e apertura dei serbatoi non automatizzati, anche attraverso l’impiego di personale della Protezione Civile. Questo permetterebbe di dedicare il personale tecnico dell’azienda alle attività di ispezione e pronto intervento. Viene anche offerto supporto per la chiusura delle fontane ornamentali senza ricircolo e per l’installazione di rubinetti a pulsante per ridurre gli sprechi.
Mentre si affronta l’emergenza, la società fa sapere di aver intensificato gli sforzi per la riparazione delle perdite, raddoppiando e in alcuni casi triplicando le squadre sul campo, e di essere in procinto di attivare investimenti tecnologici per la gestione delle condotte e la riparazione delle perdite occulte, i cui effetti saranno “graduali ma risolutivi”.
Per la segnalazione di guasti, resta attivo 24 ore su 24 il numero verde di pronto intervento 800 954 430.