ECONOMIA
Benevento, un’altra saracinesca si abbassa su Corso Garibaldi: Thun chiude i battenti

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Un altro pezzo della storia commerciale di Corso Garibaldi si spegne. Dopo otto anni di attività nel cuore del centro storico di Benevento, il negozio Thun ha annunciato la sua chiusura definitiva. I titolari hanno salutato amici e clienti con un commovente post sui social, esprimendo gratitudine per gli anni trascorsi e per i legami costruiti.
“Tutte le cose belle hanno un inizio e una fine e oggi siamo qui per salutarvi e ringraziarvi per questi 25 anni nella meravigliosa famiglia Thun di cui 8 a Benevento”, si legge nel messaggio diffuso online. “È difficile mettere in poche righe tutto quello che questo luogo ha significato per noi. Abbiamo vissuto storie bellissime, stretto legami e amicizie, condiviso sorrisi e sfide. Abbiamo fatto sempre di tutto, sempre con passione, cuore e sacrificio perché voi i nostri clienti siete stati sempre la nostra forza. Ma i tempi cambiano e le strade anche. Ciò che però non cambia è il nostro amore per questo lavoro e il legame con tutti i nostri clienti. Oggi le nostre porte si chiudono, ma i nostri cuori mai. Ciao a tutti.”
La chiusura di Thun non è solo la fine di un’attività commerciale, ma un ulteriore campanello d’allarme sullo stato di salute di Corso Garibaldi, arteria principale e cuore pulsante, seppur pedonale, della vita cittadina. La riflessione che emerge è sulla reale funzionalità e sull’appeal del Corso, un’area che, nonostante la sua centralità, sembra faticare a mantenere vive le proprie attività.
Un Trend Preoccupante: Altri Negozi a Rischio
La chiusura di Thun si inserisce in un quadro ben più ampio e preoccupante. Fonti interne al settore commerciale rivelano che anche altri negozi sono in procinto di chiudere o di trasferirsi dal Corso, segnale inequivocabile di un malessere diffuso tra gli esercenti. Questa tendenza era già stata evidenziata mesi fa, durante diverse riunioni organizzate tra i commercianti dell’area e le istituzioni locali.
In quelle occasioni, gli operatori avevano paventato chiusure e sottolineato con forza le difficoltà crescenti affrontate dalle attività. Il problema dell’appeal del Corso – che va ad aggiungersi ovviamente ai già noti problemi del settore (vedi il successo dell’ecommerce) e le difficoltà economiche delle famiglie – è da sempre un tema centrale, con i commercianti che lamentano una diminuzione costante del flusso di clientela, dovuta a molteplici fattori.
Le Difficoltà di Corso Garibaldi: Affitti Alti e Pochi Servizi
Il Corso Garibaldi è da tempo oggetto di un dibattito tra esercenti e amministrazione comunale. Tra le problematiche più sentite figurano gli affitti elevati, che gravano pesantemente sui bilanci dei commercianti, e la scarsità di servizi pensati per invogliare i cittadini a passeggiare e a frequentare la zona con assiduità.
Da tempo, gli esercenti chiedono a gran voce interventi mirati per migliorare l’accessibilità al Corso, a partire da una migliore offerta di parcheggi nelle immediate vicinanze dopo la chiusura di piazza Orsini. La mancanza di posti auto comodi e facilmente raggiungibili scoraggia molti potenziali clienti, che finiscono per preferire centri commerciali o altre aree della città dove lo shopping risulta meno ‘complicato’. Nei giorni scorsi è ritornato di moda anche un dibattito ‘evergreen’: la riapertura della strada pedonale al traffico veicolare, proposta lanciata da Ciro Vallone, dirigente di Fratelli d’Italia.
La chiusura di Thun si aggiunge dunque a un elenco sempre più lungo di saracinesche abbassate, che minano la vitalità commerciale e sociale del centro storico. Sarà fondamentale che l’amministrazione e gli operatori del settore trovino soluzioni concrete e condivise per ridare slancio a Corso Garibaldi.