POLITICA
Europa Verde: ‘Aree interne polmone della nostra regione, serve visione innovativa e ambientalista’

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“Oggi, nell’incontro a palazzo Paolo V, organizzato dal PD tra le forze rappresentative della sinistra per discutere sul futuro delle aree interne di Irpinia e Sannio, anche Europa Verde ha esposto le sue proposte per affrontare il fenomeno silenzioso: lo spopolamento delle aree interne. Per decenni- scrive Pina Fontanella, coportavoce provinciale di Europa Verde – abbiamo assistito a un esodo costante. I nostri borghi, le nostre valli e montagne, un tempo piene di vita, si sono svuotate. I giovani sono partiti in cerca di opportunità, lasciando dietro di sé case abbandonate e campi incolti.
Questo declino non è solo un problema sociale ed economico, ma una vera e propria ferita per l’ambiente: la perdita di presidio umano significa abbandono del territorio, aumento del rischio idrogeologico e perdita di biodiversità. Ma è proprio qui che dobbiamo cogliere un’opportunità di rinascita. Queste aree interne, infatti, sono il polmone della nostra regione. Sono infatti il nostro patrimonio naturale, ricco di paesaggi mozzafiato, tradizioni millenarie e prodotti tipici unici. Come possono queste terre dunque, rinascere e ripopolarsi? Mediante una visione innovativa e, soprattutto, ambientalista del futuro: valorizzazione del patrimonio naturale e sostenibilità ambientale: immaginiamo borghi come centri di eccellenza per l’agricoltura biologica e a chilometro zero. Teti di sentieri e percorsi ciclabili per un turismo lento e consapevole, in armonia con la natura. Nascita di un’economia circolare, dove le risorse sono valorizzate al massimo. Creazione di servizi essenziali e connettività: non possiamo chiedere alle persone di tornare senza offrire scuole di qualità, servizi sanitari efficienti e una connessione internet affidabile. La digitalizzazione può abbattere le barriere geografiche, creando opportunità per il lavoro a distanza e trasformando i borghi in “borghi digitali” al servizio del benessere. Nuovo modello abitativo e sociale: recuperiamo e ristrutturiamo le case abbandonate con tecniche di bioedilizia. Incentiviamo la creazione di comunità energetiche rinnovabili. Favoriamo l’insediamento di giovani famiglie con incentivi e servizi di supporto. Riscoperta delle relazioni umane e della cultura locale: Le aree interne sono custodi di saperi artigianali, feste e dialetti che rischiano di scomparire. Rilanciare questi aspetti crea identità forti e attrattive.
Questa non è utopia, ma una scelta concreta per un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del paesaggio, sulla cura dell’ambiente e sulla rigenerazione delle comunità. Il ripopolamento delle aree interne è una necessità per la resilienza del nostro Paese di fronte ai cambiamenti climatici. È un’opportunità per costruire un’Italia più equilibrata, più sostenibile e più giusta. Non lasciamo che il silenzio avvolga i nostri borghi. Diamo voce a un futuro di rinascita, dove uomo e ambiente vivono in armonia. Rispetto al tema discusso abbiamo confermato la disponibilità di Europa Verde alla collaborazione per elaborare un programma comune”, conclude Fontanella.