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Toponomastica, De Gennaro (Città Verde): “Via il nome di Garibaldi da Benevento”

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“Qualcuno usa anche paroloni con il ‘rivendicare cultura, forse dispersa da altri’. Dare o semplicemente rinnovare un nome a luoghi della città di Benevento. Non è una cosa importantissima, ha fatto, però, riempire le pagine dei giornali in questi giorni anche con precisazioni e polemiche, ma si trova modo, comunque, di incrementare il poco invidiabile primato nazionale di Benevento in tema di taglio di nastri e inaugurazioni”. Così Carmine De Gennaro dell’associazione Città Verde interviene nel dibattito  sulla toponomastica cittadina.

“I giovani – aggiunge – continuano ad andare via in cerca di lavoro, la città respira l’aria che ha ed è priva di depurazione. Ora è il momento della toponomastica.”

“Dopo la recente soluzione per le contrade con l’apposizione dei numeri civici (il servizio postale però va sempre peggio, non arriva quasi più niente come corrispondenza) e dopo decenni di letargo da parte di Amministrazioni passate, il sindaco Clemente Mastella ha riaperto giustamente e per quel poco che può servire un aggiornamento toponomastico cittadino con aggiunta di nomi che hanno fatto la storia d’Italia.”

Tra i nomi citati, l’ingegnere evidenzia l’intitolazione di spazi ai democristiani Ciriaco De Mita e Alcide De Gasperi, ma sottolinea: “Forse per De Gasperi si poteva scegliere di meglio pensando a una futura titolazione di Piazza Risorgimento o della Villa Comunale.”

Al centro dell’intervento, la figura dell’onorevole Giacomo Matteotti: “Assassinato il secolo scorso da una squadraccia di assassini fascisti, è martire e uomo simbolo della libertà e dell’attuale sistema democratico repubblicano. Benevento aveva una piazza intitolata a Matteotti ma da tempo si chiama Piazza Santa Sofia. Bisognerebbe dedicare con una certa immediatezza uno spazio in città con il nome di questo illustre personaggio simbolo di libertà e democrazia. Uno spazio importante.”

L’ingegnere propone inoltre un ripensamento più ampio della “nomenclatura” toponomastica cittadina, sostenendo che “ci sono tanti altri nomi meritevoli di essere inseriti in una rinnovata toponomastica espressione di personaggi importanti del passato di partiti politici e non solo di partiti politici.”

Come fu fatto ingiustamente per Matteotti, il cui nome (anche se tuttora ancora presente su targa mai rimossa) fu cancellato per dare spazio al nuovo nome di Piazza Santa Sofia, si potrebbe procedere con l’attribuzione o anche il cambio del nome di luoghi e vie della città.”

Poi la proposta: “Giuseppe Garibaldi è forse il nome più diffuso in ogni città e paese d’Italia nelle indicazioni toponomastiche. A Benevento abbiamo il corso Garibaldi a cui potremmo tranquillamente cambiare il nome, potrebbe diventare corso Matteotti o De Gasperi

A pensarci bene, Giuseppe Garibaldi non fu affatto buono con il Sud d’Italia, che per la verità storica si chiamava Regno delle Due Sicilie. Sotto la giustificazione di unire lo Stivale […] Giuseppe Garibaldi nel maggio del 1860 invase criminalmente uno stato sovrano: il Regno delle Due Sicilie guidato dai Borbone.

Lo stato borbonico fu cancellato dalla faccia della terra e dieci anni dopo, nel 1870, fu cancellato, ancora in maniera criminale, con qualche cannonata a Porta Pia in Roma anche lo Stato Pontificio di cui Benevento faceva parte.

Ai Savoia, che, per propri interessi, avevano progettato e diretto l’unificazione italiana con l’annessione violenta e sanguinosa di stati liberi e sovrani del Centro e del Sud dello Stivale andò veramente molto bene: una semplice e banale scomunica da parte del papa del tempo Pio IX, a dimostrazione eterna che i papi non contano un bel niente nel regolare la vita e la pace nel mondo.”

Giuseppe Garibaldi, se mi si consente l’accostamento e con le ovvie differenze, è come Vladimir Putin: criminali e invasori di Stati confinanti liberi e sovrani. Se abbiamo un po’ di pazienza di aspettare il termine dell’operazione militare speciale russa che farà scomparire l’Ucraina come paese libero, indipendente e sovrano con una piena capitolazione, non sarà difficile verificare che la strada più importante di Kiev sarà intitolata a Vladimir Putin. Come purtroppo succede da tantissimo tempo in Italia con Giuseppe Garibaldi. Via il nome di Garibaldi da Benevento. Nella rimodulazione e nel rinnovo della toponomastica di Benevento si faccia spazio a persone che veramente meritano di essere ricordate. A partire, anzi a ripartire, da Giacomo Matteotti”, conclude. 

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