POLITICA
Piazza Santa Sofia, il consigliere Perifano: “Nessuna richiesta di revoca, ma si onori Matteotti intitolando spazio pubblico”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Leggo che, per primeggiare nella polemica sulla toponomastica cittadina, il sindaco tira in ballo una delibera votata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 1990 a proposito della denominazione di Piazza S.Sofia. Ora, benché sia nota la passione del Sindaco per la retrospettiva, utile ad allontanare il dibattito pubblico dai disastri amministrativi dell’oggi, vale la pena di precisare, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, che nessuno, e tanto meno l’Anpi, ha chiesto di cambiare l’attuale denominazione della piazza e revocare la delibera del lontano 1990: si insiste, piuttosto, sulla doverosa intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria del martire antifascista Giacomo Matteotti,obiettivo questo sul quale ben potrebbe maturare una convergenza nuovamente unanime dell’assemblea consiliare”. Così in una nota Luigi Diego Perifano, consigliere di Apb
“Ciò detto, mi sento di aggiungere che, dalla lettura dell’atto consiliare che ha evocato, il sindaco avrebbe potuto, a mio avviso,trarre due utili insegnamenti. Il primo: a quel tempo il Consiglio Comunale era una cosa seria, e anche l’intitolazione di una piazza era frutto di un confronto aperto e a più voci, di una discussione vivace, di un processo decisionale partecipato, magari animato da differenti correnti di pensiero, ciascuna tuttavia orientata nel senso della tutela dei tratti identitari della città e del comune sentire dei suoi abitanti.
Secondo: proprio perché si rese necessaria una delibera consiliare, si può escludere che, sempre nel lontano ‘90, la toponomastica cittadina fosse affidata agli umori e alle propensioni di un singolo, poco importa se sentimentali o politiche: evidentemente, almeno allora, era chiaro il distinguo tra le autobiografie personali e il patrimonio di uomini ed eventi custodito dalla memoria collettiva”, conclude Perifano.