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Alternativa Civica per Molinara: ‘Numerosi i temi avanzati ma che restano ancora senza risposta dall’amministrazione’

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‘Ci sono molti “sospesi” a cui l’amministrazione di Molinara non ha dato risposta. Il gruppo di minoranza ha avanzato una proposta di discussione sul mercato. Nulla abbiamo saputo. Avevamo chiesto dell’incrocio a piazza San Rocco, ma niente è successo. Capisco bene che sono altri i problemi, soprattutto quelli amministrativi’. A scriverlo in una nota Rocco Cirocco del gruppo Alternativa Civica per Molinara.
‘Il Carpa è ancora chiuso e per la verità, da una segnalazione della minoranza sui locali affidati a privati, si è scatenato il finimondo. Assistiamo ad una guerra di carte in atto tra Conume e Fondazione. Il tanto “amore” dei tempi andati oggi ha lasciato posto agli sfratti, a lettere e controlettere, ai ricatti e alla scoperta di bollette non pagate. Uno spettacolo indegno che Molinara non merita. Se avessero la decenza ogni tanto di ascoltarci, potrebbe essere trovata una soluzione alternativa e soprattutto seria.
L’estate comunque la passeremo senza pensieri perché il dissesto è stato spostato in avanti nel tempo e comincerà nel 2025. Una nota del Ministero dell’Interno ha chiesto al Comune di Molinara di revocare l’ultimo bilancio approvato a marzo. Nello stesso semestre o c’è il bilancio o decidi per il dissesto, insieme – le due cose – non possono esistere. Dice il ministero però, togli di mezzo il bilancio dove non hai tenuto conto di nulla rispetto a quello che chiedono i giudici della Corte dei conti e lascia il dissesto votato a giugno. L’amministrazione non ha ritenuto utile il “consiglio”. Giustamente, avendo guadagnato tempo, da “dissestati” approfittano per pagare vecchi impegni con una efficienza che mai avevamo visto prima.
Per il resto – conclude – sono fiducioso, sempre pronto ad ascoltare cosa vogliono farci sapere nell’appuntamento pubblico organizzato dall’amministrazione. Spero sia data qualche risposta e non i soliti comizi con una colpa di qua e una di là come da tempo siamo abituati a sentire, purtroppo anche nei consigli comunali.