Medio Calore
Calvi: Terna e mozione diniego, Parziale e Licciardi intervengono su mancata convocazione Consiglio

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“Poteva essere un’occasione di dialogo propositivo su un tema delicato e invece, è stata l’ennesima conferma di una volontà che, inspiegabilmente, non solo non incentiva l’informazione doverosa e responsabile nei confronti dei nostri concittadini, ma che censura, addirittura, il diritto di due consiglieri a discutere in consiglio una così importante mozione. Ricordiamo che questo diritto è tutelato dal regolamento del Consiglio Comunale e, ovviamente dal TUEL”. Queste le dichiarazioni dei consiglieri comunali a Calvi, Parziale e Licciardi, che hanno visto decorrere invano il termine di 30 giorni per la convocazione del consiglio da parte della maggioranza (in cui ancora oggi siedono) per la discussione della mozione che aveva ad oggetto una presa di posizione in favore di un esplicito diniego/divieto del passaggio di Terna Spa sul territorio di Calvi.
La richiamata mozione veniva inoltrata a mezzo PEC lo scorso 30 aprile e avrebbe dovuto essere discussa nel primo consiglio utile e comunque non oltre 30 giorni dal protocollo della stessa.
“Prendiamo atto di quanto sia palese la disattenzione della maggioranza ad un tema, invece, così sentito da tutta la Comunità, con l’occasione del Consiglio avremmo voluto meglio argomentare un parere legale (pro veritate) che abbiamo richiesto ad un prestigioso studio sannita nell’interesse dei nostri concittadini in cui chiaramente si evince quanto segue in alcuni passaggi della relazione”: Si tratta, conformemente alle funzioni del Consiglio Comunale sancite dall’art.42 del TUEL (D.Lgs. n.267/2000) non già di atto di DIENIEGO, peraltro previsto dalla normativa autorizzatoria sugli elettrodotti solo in fase di conferenza dei servizi, ma più esattamente di un atto di indirizzo.
La Delibera richiama, in modo decisivo, la relazione svolta dall’arch. Giuseppe Iadarola.
Ma le puntuali osservazioni svolte dal pregiatissimo tecnico nella nota richiamata dalla Delibera sono indirizzate solo a far emergere le criticità proprie del tracciato già proposto dall’Ente in alternativa a quello inizialmente tracciato da Terna.
Nella relazione dell’architetto Iadarola, però, allegata alla Delibera e fatta propria dall’Ente non si evince affatto l’impossibilità di passaggio di cui alla presa d’atto del Consiglio.
In un passaggio della nota tecnica del 19.04.2024 anzi si legge quanto segue: “In riferimento all’Alternativa progettuale proposta da Terna, si riportano una serie di osservazioni tecniche che evidenziano delle incongruenze rispetto alle emergenze/vincoli ambientali, paesaggistici, archeologici e territoriali, e che pertanto rendono preferibile il tracciato progettuale originario, individuato in prima istanza.”
Sarà, ad avviso di chi scrive, assai agevole contrastare il parere negativo espresso eventualmente dall’Ente in sede di conferenza dei servizi da parte di Terna semplicemente ripristinando il precedente traccia. Ad avviso di chi scrive ciò renderà più debole dal punto di vista amministrativo la posizione dell’Ente rispetto ad una probabile opposizione di Terna. Ci riserviamo, ovviamente di porre la vicenda all’attenzione del prefetto così da vedere meglio tutelato i nostri diritti di consiglieri di questo Consiglio”, concludono Parziale e Licciardi.