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POLITICA

Province, lo scontro sulla nuova legge: Capuano e Panunzio replicano a Rubano

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“Consigliamo al giovin statista e insigne costituzionalista di Puglianello di leggere e informarsi meglio. In particolare di approfondire il dossier, recentissimo poiché risale a pochi giorni fa, di osservazioni e proposte di emendamento dell’Unione Province italiane sul testo unificato che riformerà il sistema elettorale e l’assetto istituzionale delle province italiane”, così in una nota il consigliere provinciale e vicepresidente Upi Campania Antonio Capuano e il consigliere provinciale delegato all’Ambiente Umberto Panunzio. 
 
“Le osservazioni all’ articolo 15 sono molto chiare ed esplicite: per l’Upi occorre ‘assicurare il termine dei mandati amministrativi’ per consentire ‘un ordinato passaggio di consegne’ e ‘la piena ricollocazione delle Province nel sistema normativo incardinato attorno al Tuel’. Parole di condivisibile e oggettivo buon senso istituzionale e giuridico che sono state messe nero su bianco da un organo, come l’Upi, da sempre trasversale e composto da amministratori di ogni colore, dalla destra al centro alla sinistra”, proseguono Capuano e Panunzio. 
 
“Il colloquio che il sindaco Mastella ha avuto con l’ex presidente della Consulta sui profili di incostituzionalita che presenterebbe un’ eventuale troncatura di netto dei mandati presidenziali in corso avrebbero dovuto suscitare caute e attente riflessioni di ordine giuridico e costituzionale. 
Questo avrebbe fatto un esponente delle istituzioni serio e preoccupato anzitutto di impedire che si generi caos negli enti e sui territori.  Dal novello costituzionalista di Puglianello invece solo la sicumera degli spocchiosi”, sottolineano Capuano e Panunzio. 
“Le elezioni dirette non sono temute da nessuno di noi, ma la transizione e il ritorno al voto popolare per le Province va gestito secondo le prassi costituzionali e istituzionali più affidabili e consolidate. Inesperienza e impazienza sono pessimi compagni di viaggio quando si maneggia l’assetto istituzionale dello Stato”, concludono Capuano e Panunzio.

 

 

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