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Dove va la sanità nel Sannio? A Telese il confronto con parlamentari e consiglieri regionali

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Si è svolto sabato 1 Luglio nella Sala Goccioloni di Telese Terme (Bn) l’incontro “Dove va la sanità nel Sannio ???”. Presente tutta la deputazione nazionale sannita:  On.le Rubano, Sen. Matera, i Consiglieri Regionali di maggioranza Gino Abbate e Mino Mortaruolo. I saluti e l’egregia sintesi affidati al Vice Sindaco di Telese Terme Vincenzo Fuschini che rimarcava : “…i dati numerici sono inquietanti : la spesa procapite per i cittadini sanniti è la metà di quella della provincia di Salerno” -–“…perdere consenso elettorale di un’area in forte decremento demografico non preoccupa più di tanto i vertici governativi regionali. Meglio tenersi buone le aree metropolitane e costiere, certamente più popolose, ed elettoralmente consistenti…” la tavola rotonda si è aperta così senza paura e con libertà di pensiero anche attraverso le parole di Stefano Avitabile, portavoce dell’Associazione Salute & Territorio nonché moderatore della tavola rotonda  “…il DG ASL Volpe nel mese di Dicembre a Cerreto Sannita, in occasione del precedente convegno, aveva illustrato mediante un video ammaliante e in pompa magna l’imminente apertura di diversi servizi sanitari al P.O. di Cerreto Sannita e  l’inaugurazione della Casa di Comunità e Hospice nella cittadina titernina raccontando però, per l’ennesima volta una favoletta”…è arrivato Luglio e nulla è accaduto, siamo stati presi in giro ancora una volta, ora siamo stanchi di tante bugie….

Su questo tema anche  Attilio Sabione Vice Dir. Sanitario delle Terme di Telese non ha fatto sconti, né alle fandonie raccontate dai Dirigenti ASL, né alle falsità che da decenni i politici di turno raccontano. Emilio Tazza a seguire, Dirigente del 118, ha posto l’attenzione sulle ambulanze senza il medico a bordo e il pronto soccorso del “San Pio” con pochissimi medici e perennemente congestionato esemplificando così lo stato della sanità beneventana.  Il Presidente dell’ Associazione “Salute & Territorio”  Alfredo Lavorgna con grande determinazione ha chiesto a tutti di dare una svolta a questo disastro sanitario sannita “…ci siamo stancanti, la popolazione è pronta a scendere in strada : ambulanze senza medico, primo soccorso inesistente, bugie continue, basta !!! …sarà nostra cura redigere un documento programmatico da presentare direttamente ai vertici regionali sottoscritto insieme ai Sindaci sanniti, perché capisco che operare tagli lineari alla sanità delle aree in desertificazione demografica determina un rapido beneficio in termini di costi ma non possiamo continuare ad essere abbandonati…” chiude il Presidente Lavorgna : “…la loro fortuna è che siamo gente abituata a lavorare e poco incline a protestare e, non avendo il rischio di scontri sociali, continuano a raccontarci storie e storielle…”.

La tavola rotonda è proseguita con i vari interventi tecnici di Rosa Servodio della Samnuim Medica, del Segretario regionale SPI-CGIL Luigi Savio e con il sentito intervento di Don Giuseppe Oropallo, Responsabile Diocesano Pastorale della Salute, che dopo una sintesi delle attività diocesane in aiuto alla popolazione sannita, in merito alle prestazioni sanitarie volontarie ha rimarcato la necessità di operare con più coscienza e sinodalità in aiuto alle fasce deboli.

La seconda parte della tavola rotonda su “Dove va la sanità nel Sannio ???” ha visto le risposte dei politici presenti (il Senatore Matera e l’Onorevole Rubano), i quali hanno preso impegni seri e fatto dichiarazioni importanti, garantendo un minimo comune denominatore rappresentato dalla unità territoriale e, senza fare polemiche, si sono impegnati a viaggiare tutti nella stessa direzione anche se la politica sanitaria è fatta di scelte che dipendono dalla Regione. La chiusura è stata affidata ai due esponenti di maggioranza del Governo De Luca : il mastelliano Gino Abbate, che come suo stile non le manda a dire e ha rimarcato le problematiche derivanti da una mancata programmazione storica e dalla mancanza di risorse economiche assegnate al nostro territorio oltre che alla cronica carenza di personale medico.

Mino Mortaruolo, Consigliere Regionale PD,  ha chiuso la manifestazione dichiarando : “ Alzare il dito è la cosa più semplice da fare quando le cose non vanno. Ma serve ? Penso proprio di no. La strada da intraprendere è quella dello studio e della concretezza sulle questioni. Se dobbiamo fare delle rivendicazioni facciamolo in modo diverso, con più aderenza rispetto a quelle che saranno nel futuro le nostre realtà. Non guardando in maniera nostalgica a un passato che non ritornerà piu”.

 

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