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Ingresso familiari in ospedale, Cittadinanza attiva scrive al ‘San Pio’: “Presenza dei parenti è fondamentale”

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“Nel farci portavoce delle richieste dei tanti familiari che hanno parenti ricoverati in ospedale e che non possono accedere per le prescrizioni covid, abbiamo raccolto storie di parenti, spesso di genitori molto anziani o di nonni, che non hanno potuto godere della vicinanza del familiare prima o dopo un intervento; familiari che non possono vedere il congiunto ricoverato da settimane; papà che non possono assistere alla nascita del figlio”. Così in una nota Nicola Boccalone, rappresentante dell’Associazione Cittadinanza attiva -Tribunale dei diritti del Malato.
“Chiediamo il motivo per il quale dal 10 marzo 2022, non si è dato seguito a quanto previsto dalla legge 18 febbraio 2022 sulla possibilità per parenti e amici di recarsi in ospedale a trovare i propri cari ricoverati – spiega Boccalone -. Non vi è dubbio che in una prima fase, gli ospedali dovevano proteggersi e proteggere escludendo le visite dei parenti, ma adesso non più! Le condizioni sono da tempo mutate, così da prerogativa si è passati alla scelta ovvero opzione di escludere il parente in corsia. Ma il tempo di organizzarsi è ampiamente decorso e nulla è cambiato. Il parente continua a non aver accesso!
È ormai arrivato il tempo che, seguendo protocolli analoghi a quelli predisposti per l’accesso alle Rsa – conclude l’associazione -, venga applicato anche all’A.O. San Pio di Benevento, l’accesso ai parenti dei ricoverati in quanto la cura e l’affetto dei familiari, d’altra parte, è un aspetto fondamentale nella ripresa del malato”.