Una luce oltre il tunnel che è
alimentata dalla solidarietà di intere comunità e dai progetti di inclusione e
reinserimento sociale portati avanti quotidianamente da associazioni ed Enti. Storie
di violenza, privazioni, sfruttamento, ma anche di rinascita. Tutto ciò ha
animato questa mattina le iniziative che si sono svolte a Solopaca patrocinate
dal Comune e promosse dalla Società Cooperativa San Rocco (Ente
attuatore progetto S.A.I. Solopaca) in collaborazione con il Centro per
l’Impiego di Telese Terme, ANPAL Servizi, Associazione Meritocrazia
Italia, Cooperativa EVA Centro Antiviolenza Frida.
Nelle prime ore della mattinata un
corteo ha animato le vie del centro di Solopaca e, grazie agli alunni delle Terze
Classi dell’I.C. Scuola Media Secondaria di Primo Grado di
Solopaca sono state ricordate le tante donne che quest’anno sono rimaste
vittime della violenza di genere.
A seguire si è svolto il convegno “Creando
Opportunità in un mondo sicuro” presso l’Aula consiliare del Comune
di Solopaca. A moderare i lavori è stata la Responsabile del Progetto
S.A.I. Solopaca, Sabrina Casillo.
Dopo l’introduzione dell’assessora
all’Istruzione e alla Cultura di Solopaca, Loredana Di Rubbo, si
sono susseguiti gli interventi di Concetta Gallo, Psicologa della
Cooperativa Eva Centro Antiviolenza e di Antonella Galardo,
referente alle Politiche del Lavoro e Inclusione Sociale – Meritocrazia
Italiana. A loro il compito di illustrare programmi di reintegrazione sociale
rivolti alle donne vittime della violenza di genere ma anche quello di chiarire
quanto ancora ci sia da fare nel nostro Paese per aiutare concretamente le
donne.
Gli interventi di Serafina
Casillo (Responsabile Centro per l’Impiego di Telese Terme), Erminia
Renzi (Referente Sportello Spazio Donna, del CPI di Telese) e di Cinzia
De Masi (Referente ANPAL regione Campania) hanno consentito di
illustrare i tanti progetti che ad oggi consentono di aiutare le donne a ricostruire
la propria esistenza e in generale sostenere le persone in difficoltà.
Quindi, Tonia Tammaro,
Operatrice Formazione e Integrazione della Coop. San Rocco, ha presentato il Progetto
PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione) del S.A.I.
Solopaca, grazie al qualealcune delle beneficiarie del
S.A.I. sono state inserite in percorsi di formazione lavoro e integrazione. Si
tratta di tre donne tutte con una storia complessa alle spalle, storie che sono
entrate nel convegno. Anab viene dalla Somalia è stata prigioniera tre
anni in Libia, porta sul suo corpo i segni della violenza, ora tramite il SAI
di Solopaca è entrata nel progetto PUOI e lavora in una struttura sul lago di
Telese Terme occupandosi di ristorazione. Charity originaria del Ghana lavora in una
tabaccheria di Solopaca, pochi giorni fa ha potuto toccare con mano la
solidarietà dei solopachesi dopo che, insieme ai suoi due bambini e ad altre
compagne del SAI è stata vittima di un incendio che ha interessato la loro
abitazione. Cynthia dalla Nigeria, artista delle treccine, lavora in un
salone per la cura dei capelli. Con loro nel progetto anche due uomini che
lavorano come operai in un’azienda di trasporti.
Storie di violenza,
buio ma anche di luce e rinascita grazie all’integrazione e all’inclusione.