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CULTURA

Mimmo Paladino: “Desideravo fare un film, portarlo a Venezia è stato un sogno”

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Annuncia il suo arrivo all’ultimo momento, Mimmo Paladino, regista del film “Quijote” proiettato nel Giardino Romantico di Palazzo Reale regalando una sorpresa al pubblico intervenuto. “Sono qui stasera per raccontarvi la storia di questo film e di come un mio sogno sia diventato realtà”.

  Lo ha introdotto Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale di Napoli che ha organizzato l’evento a corredo della mostra “Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi” in corso fino al 6 settembre. “Un’iniziativa – racconta –  che testimonia l’interesse e la creatività che il romanzo di Miguel de Cervantes ha suscitato in varie arti, dalla pittura alla manifattura, dalla musica al cinema”.

“Poter rivedere il mio film sul grande schermo questa sera– ha dichiarato Mimmo Paladino – è un onore per me e un grande piacere. Il film è un mezzo che lascia spazio all’immaginazione proprio come don Chisciotte, nomade visionario che vede cose che gli altri non vedono.

In occasione dei quattrocento anni dalla pubblicazione del libro di Cervantes ho realizzato, nel 2005, una mostra a Capodimonte Il mio desiderio era quello di fare anche un film e con Angelo Curti realizzammo un ‘corto’ di poco più di mezz’ora, facendolo rientrare nel budget previsto. Fu Marco Müller, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, a propormi di farne un film più lungo da presentare a Venezia nel 2006.

Se per un pittore, un artista andare a Venezia per la Biennale può rappresentare un sogno, lo è ancora di più essere invitati alla Mostra internazionale del Cinema”.

Presente alla serata, organizzata nell’ambito del SummerFest, anche Cesare Accetta, direttore della fotografia del film con Peppe Servillo e Lucio Dalla, protagonisti nei panni di Don Chisciotte e Sancio Panza, affiancati da un cast d’eccezione.

Mimmo Paladino l’ha definito, prima di presentarlo a Venezia, “un film lunare che chiede di essere visto cercando il cavaliere errante che da qualche parte è perso in ognuno di noi”.

Il film fu realizzato nel Sannio, terra natale di Paladino, così come il film “Infermo” che il maestro ha appena girato e che è in fase di montaggio, che si ispira ad un altro capolavoro della letteratura mondiale, la “Divina Commedia” di Dante Alighieri”.

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