POLITICA
Pd, l’ex sindaco Fausto Pepe nuovo vice segretario provinciale vicario

Ascolta la lettura dell'articolo
L’ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe, nuovo vice segretario provinciale vicario del Pd. La nomina ieri della sede dei democratici sanniti al corso Garibaldi. Alla riunione allargata alla segreteria era presente anche Francesco Zoino in qualità di responsabile cittadino.
Il referente provinciale Giovanni Cacciano ha anche nominato il nuovo tesoriere: si tratta di Angelo Calzone, giovane dottore commercialista e revisore contabile, che era presente alla seduta e ha ringraziato entusiasta della fiducia. Presentata inoltre la nuova responsabile della comunicazione, che sarà Alessia Sarno. La professionista ha illustrato lo stile e la direzione che intende dare alla comunicazione del partito, il suo impegno inteso come una missione e una sfida per promuovere un coinvolgimento più largo e attivo del grande pubblico alla vita politica della provincia e del Paese, tramite diverse strategie improntante all’uso dei media digitali ma soprattutto agli incontri di persona con tutte le fasce di età, così preziosi, che tanto sono mancati nell’ultimo periodo.
In seguito, si è discusso e analizzato il voto amministrativo recente, sottolineando l’elezione di un nuovo sindaco Pd nel comune di San Marco dei Cavoti e la riconferma di uno storico, quale quello di Molinara. Con riferimento poi al prossimo futuro si è preso atto della data di voto per l’elezione del Presidente di Provincia, constatando – si legge “quanto improvvida sia quella del 28 luglio, così vicina e così prossima alla pausa estiva”.
Infine, si è discusso di lavoro e di quanto questo argomento sarà costantemente all’ordine del giorno nell’agenda del PD Sannio, perché troppo importante per non essere considerato un problema cardine della nostra società attuale e del Sud in particolare. Si sente con urgenza – conclude il Pd – la necessità di trovare nuove forme di tutela e di riconoscimento dei diritti di ogni lavoratore, ancora oggi troppo sottovalutati e bistrattati, anche sostenendo con forza, come già a livello nazionale, la necessità di un salario minimo.