Comune di Benevento
Moretti: ‘Monopattini elettrici senza piano mobilità, inseguita politica del fiocco al porco’

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“Immettere dei monopattini elettrici nel traffico urbano, senza aver rivoluzionato il piano traffico, senza aver connesso con piste adatte le arterie centrali della città, senza aver garantito un minimo di agibilità nei posti più significativi della mobilità dolce di una città, addirittura vietando le bici nel Centro Storico, e senza un PUMS, un vero piano urbano di mobilità sostenibile, significa inseguire la politica del “fiocco al porco”: immaginare che un maiale, animale assolutamente dignitoso ma non propriamente bello ed attraente, diventi un Alano o un Dalmata grazie ad un fiocco messo al collo”. Lo scrive in un post sui social il consigliere comunale di Civico22 a Benevento, Angelo Moretti.
“Anche ad Amsterdam – aggiunge – ci sono biciclette e monopattini, ma attraversare Amsterdam in mobilità dolce è una pratica molto semplice oltre che suggestiva e praticata dalla maggioranza della popolazione residente. A Benevento per il momento abbiamo speso soldi per le attrezzature ed i servizi del noleggio monopattini, speriamo che arrivi anche la rivoluzione, altrimenti avremo solo buttato soldi per far giocare per qualche mese i ragazzi. È un po’ come annunciare la chiusura delle scuole senza dire nulla sugli oltre mille studenti a rischio dispersione ed abbandono che non si connettono alla dad, senza prevedere nessun servizio ausiliare all’ infanzia per creare una continuità di apprendimento nei bambini, senza alcun patto educativo Territoriale e dichiarare di volerlo fare per proteggere i bambini. Quali bambini vengono protetti dalla chiusura? Forse solo i bambini già protetti dalla competenza e l’organizzazione delle loro famiglie.
Dai monopattini – conclude Moretti – non ci potrà salvare un governo a Roma, dovremmo essere bravi a gestirli senza fare troppi danni alla città, sapendo che nei prossimi mesi, senza un nuovo piano traffico, non si abbasseranno le polveri sottili né saranno cambiate le nostre abitudini di spostamento in città, ma almeno ci sarà stata un’offerta ludica alternativa. Dalla chiusura scriteriata ed arbitraria delle scuole nella città con i peggiori servizi sull’infanzia di Italia, secondo l’Istat ed il Sole24Ore, dobbiamo sperare che il senno di un Governo centrale venga a salvarci dall’abbandono e dalla stravaganza di questa amministrazione”.