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ECONOMIA

Natale, a Benevento il commercio non decolla: covid e restrizioni frenano il settore

Nicola Romano di Confcommercio: "In città dato pessimo. C'è bisogna di una consulta permanente per affrontare i problemi". Bicchiere mezzo pieno per Alviggi: "Vendite possono migliorare, ma stare aperti è già un passo in avanti"

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Con le feste di Natale alle spalle è tempo di bilanci anche per il settore del commercio. Il 2021 è stato un anno complesso a causa della pandemia da covid, ma in rialzo rispetto al precedente quando gli esercenti furono costretti ad abbassare le saracinesche a causa della zona rossa e del lockdown.

“Stiamo vivendo una situazione pessima – ha commentato Nicola Romano, presidente della Confcommercio del capoluogo -. I dati complessivi della città raccontano di un calo generalizzato su tutti i comparti e tre volte più basso della media nazionale. Per questo dobbiamo interrogarci sulle iniziative poste in essere e su come arginare una discesa che mette a rischio attività e redditi”. A pesare è stato senza dubbio il virus, che ha anche ridotto la presenza di persone in città con molti sanniti che non sono ritornati in famiglia durante le feste natalizie.

Vede il bicchiere mezzo pieno, invece, Gianluca Alviggi di Confesercenti, che sottolinea il difficile momento per tutti i settori, ma parla di passo in avanti rispetto alle chiusure dello scorso Natale.

A pesare è anche la quota di commercio on line che guadagna ulteriore terreno anche a causa della pandemia. A reggere sono solo i centri commerciali che registrano dati in linea con il trend nazionale e comunque positivi. “Al di là del covid – ha commentato Alviggi – va rivisto il sistema del commercio di vicinato”.

Ed un tavolo sul settore lo chiede anche Confcommercio con Romano che ha spiegato di aver già preparato una comunicazione ufficiale da inviare all’amministrazione: “C’è bisogno – ha aggiunto – di una Consulta permanente che affronti i problemi. Deve essere un organismo propositivo e non solo di lamentela, nel tentativo di rianimare un settore che resta ancora di fondamentale importanza per occupazione e reddito”.

La prossima tappa sono i saldi: in Campania si partirà il 5 gennaio in concomitanza con la Befana. L’auspicio è quello di aumentare le vendite nel tentativo di chiudere i bilanci con un segno positivo. Una boccata d’ossigeno per gli imprenditori che dovranno fare i conti anche con il caro energia e bollette che peserà non poco dopo due anni complessi.

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