Sindacati
Cmr, reintegrati al lavoro due dipendenti licenziati

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“Lo scorso 9 marzo la FIALS, con una lettera aperta “Licenziamenti in atto”, comunicava che l’amministratore delegato del CMR, aveva licenziato due lavoratori e stava notificando a più di 40 terapisti della riabilitazione domiciliare contestazioni disciplinari che poi sono state trasformate in licenziamenti, per circa 21 lavoratori, per fatti accaduti tra il 1° gennaio 2016 e il 30 settembre 2018. Ebbene i lavoratori licenziati hanno fatto ricorso al Tribunale di Benevento, alla Sezione Lavoro. In questi giorni il tribunale per alcuni si è espresso, annullando alcuni licenziamenti, con il reintegro al posto di lavoro precedentemente occupati, al pagamento di un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno di licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione, nella misura massima di 12 mensilità, nonché al versamento, per lo stesso periodo, dei contributi previdenziali e alla condanna delle spese processuali per circa 8000 euro per ognuno”. Lo scrive in una nota la segreteria provinciale della Fials.
“Tale situazione – spiega il sindacato -, creata dalla gestione Neuromed, è servita solo a fare terrorismo ai lavoratori e a creare altri debiti a questo Centro. Chi pagherà tutte queste spese, la Neuromed o il Concordato? Il Concordato preventivo non prevede altri debiti di quelli già consolidati, di fatto negli anni però sono stati fatti altri debiti: chi pagherà? Agli inizi di maggio 2021 si sono concluse le operazioni di voto per il nuovo piano industriale, presentato dal CMR, che sembra sia stato bocciato dai creditori per la seconda volta. A tutt’oggi la sezione fallimentare del Tribunale di Benevento non ancora si è espressa, a breve son trascorsi cinque anni dal quel lontano 23 novembre 2016”.