fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Associazioni

Recovery Plan, fondi per riqualificare i borghi. Masiello: “Opportunità per aree interne”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Lo stanziamento di 600 milioni di euro per interventi di restauro e di riqualificazione dell’edilizia rurale e storica è una svolta per sostenere la tendenza degli italiani a tornare a vivere nei borghi dove godere di spazi di libertà più ampi con una maggiore sensazione di sicurezza e benessere nel tempo della pandemia. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la misura per la tutela e la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale contenuta nell’ambito “Turismo e cultura” della missione uno del Recovery Plan.

Con la grande spinta verso lo smart working, il distanziamento e le limitazioni agli spostamenti – sottolinea la Coldiretti – l’emergenza Covid ha stravolto le abitudini sociali e lavorative degli italiani che sono tornati a guardare le campagne fuori dalle città non solo come meta per gite fuori porta, tanto che il mercato immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi – evidenzia Coldiretti – registra aumenti anche del 29% sui siti specializzati.

“La scelta del governo – commenta Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale – è una grande occasione per le aree interne della Campania e per la lotta allo spopolamento. Per la prima volta dalla rivoluzione industriale, il dopo-covid potrebbe invertire il trend demografico dalla campagna alla città. Ridare vita ai borghi rurali, in particolare nelle nostre zone interne come il Sannio, l’Irpinia, l’Alto Casertano e il Cilento, significherebbe dare linfa vitale all’economia e alla società, con nuovi stili di vita e di consumo, a vantaggio degli agricoltori e dell’ambiente”. 

Con il rilancio di piccoli borghi abbandonati – sostiene la Coldiretti – si inizia a programmare l’Italia del post Covid oltre a salvare l’immenso patrimonio edilizio rurale italiano composto da 2 milioni di edifici rurali fra malghe, cascine, fattorie, masserie e stalle a rischio degrado. Una occasione anche per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani senza un ulteriore consumo di suolo e il rischio di cementificazione in un territorio già fragile.

E’ chiaro che in questa ottica – continua Coldiretti – è importante  colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane visto che solo il 76 % delle famiglie italiane dispone di un accesso internet e appena il 75 % ha una connessione a banda larga ma la situazione peggiora notevolmente nelle aree rurali con appena il 68% dei cittadini che dispone di connessione a banda larga nei comuni con meno di duemila abitanti, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al 2019.

La misura ha dunque un valore storico, culturale, paesaggistico ma anche urbanistico perché – sottolinea la Coldiretti – aiuta a ridurre i rischi di assembramento e la pressione abitativa nelle città. In questo contesto – precisa la Coldiretti – va ricordato anche lo stanziamento di 300 milioni per valorizzare parchi e giardini storici che oltre ad assicurare spazi di socializzazione all’aperto tengono indissolubilmente legati valori storico-culturali e valori ambientali che interessano tra l’altro la conservazione della biodiversità, la produzione di ossigeno e la riduzione del livello di inquinamento.

Un fenomeno favorito anche – continua Coldiretti – dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali.  In Italia i centri sotto i 5mila abitanti sono, infatti, 5.498, quasi il 70% del totale, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ospitano il 16,5% della popolazione nazionale ma rappresentando il 54% dell’intera superficie italiana hanno anche ampi margini di accoglienza residenziale in un paesaggio fortemente segnato – spiega la Coldiretti – dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico.

Annuncio

Correlati

redazione 4 settimane fa

Coldiretti celebra il “Giubileo dell’Agricoltura”: domenica 300 trattori a Pietrelcina

redazione 2 mesi fa

Il piano olivicolo regionale ed i suoi obiettivi di rilancio: lunedì presentazione all’Istituto Galilei-Vetrone

redazione 5 mesi fa

Rinnovato fino al 2033 l’accordo di filiera nel settore tabacco tra Coldiretti e Philip Morris Italia

redazione 7 mesi fa

Lotta ai cinghiali, strategie di intervento e prospettive di filiera: se ne discute a Morcone

Dall'autore

redazione 13 ore fa

Primo Maggio: Acli, appello alla dignità del lavoro e alla giustizia sociale

redazione 17 ore fa

Verso la gestione ordinaria dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja. Ciaburri (FdI) soddisfatto: ‘Il 22 maggio l’approvazione dello Statuto definitivo’

redazione 19 ore fa

Da maggio ad ottobre: tutti i concerti in programma a Benevento e nel Sannio

redazione 19 ore fa

Wg flash 24 dell’1 maggio 2025

Primo piano

redazione 13 ore fa

Primo Maggio: Acli, appello alla dignità del lavoro e alla giustizia sociale

redazione 19 ore fa

Wg flash 24 dell’1 maggio 2025

redazione 19 ore fa

Da maggio ad ottobre: tutti i concerti in programma a Benevento e nel Sannio

redazione 1 giorno fa

Variante al progetto di riqualificazione per il campo Mellusi: il padel sostituito da tendostruttura con gonfiabili e sala giochi

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content