Fortore
Lutto cittadino a Pietrelcina: si è spento lo storico sindaco Lino Mastronardi

Ascolta la lettura dell'articolo
Pietrelcina piange la scomparsa di un pezzo di storia. Si è spento il professore e sindaco per vent’anni, Lino Mastronardi. Martedì 13 aprile, è stato proclamato il lutto cittadino dalle 10:30 alle 12:30 in occasione delle esequie.
Commosso il saluto del primo cittadino Mimmo Masone: “È l’ultimo ciao! Dal balcone di casa quel gesto, intercalato dall’immancabile sigaretta, mi trasmetteva affetto, gentilezza, condivisione, serenità e dava forza per continuare la gratificante fatica quotidiana. Mi mancherà! I suoi sguardi, i ricordi di un passato tenacemente narrato con immutata passione di vicende che il tempo edulcorava ed aveva sedimentato nel fiero lottatore. Mai domo! Con la sua innata fierezza ha rappresentato, come pochi, il temperamento del suo Popolo e il suo tempo. Prodigo di consigli, figli di una lucida memoria e di una storia di rinascita pietrelcinese, tra un passato di aspre contese e gravi sciagure, mai geloso ma generoso. Più volte mi invitava al “tu” confidenziale, sia pur inorgoglito, mai proferito: la statura dell’uomo induceva al rispetto.
Figlio orgoglioso del Popolo che per venti anni ha rappresentato con dedizione e rara passione, quella che ti fa trascurare persino le persone più care pur di non venir meno all’impegno preso con la sua gente, i bisognosi. Mai, nel suo eloquio rancore, pareri e severità nei giudizi sì. L’ipocrisia non gli apparteneva. Potrei e vorrei dilungarmi ma nel cuore giaceranno le emozioni e la gratitudine che sento di esprimere a nome di tutti i “Pucinari”. A Gianni, Angela, Cosimino e ai nipoti l’onore di essere, con orgoglio, eredi di un uomo che ha lottato per la propria collettività con amore segnando la storia del nostro paese.
Carissimo Dante, a te – testimone di cotanto retaggio – la simbiotica vita con il tuo amato fratello sia esempio per questo nostro tempo segnato dalla solitudine e dall’egoismo.
Una volta mi disse, il Professore, che si era recato, da giovane sindaco, a San Giovanni Rotondo da Padre Pio e schivo se ne stava a distanza, e il Padre domandò “È il sindaco di Pietrelcina?”, indicandolo, e alla risposta affermativa volle con riverenza salutarlo e il Sindaco, imbarazzato, voleva ritrarsi ma il Padre lo benedisse e con lui il Suo amato Popolo. Ti accolga alla Porta del Paradiso, Carissimo Sindaco, con lo stesso amore”.
Bello anche il messaggio su facebook dell’ex presidente della Provincia, Carmine Nardone, che lo ricorda con un aneddoto sulla grande generosità: “La notizia della scomparsa del prof. Lino Mastronardi è una di quelle che provocano una tristezza indescrivibile. Per più di mezzo secolo Lino Mastronardi è stato un mio prezioso riferimento culturale e affettivo. Posso dire che ci siamo voluti bene ed è stata una delle figure che più ha inciso nella mia formazione. Un forte a abbraccio a tutta la famiglia. Quello che è certo che Lino resterà per sempre nel mio cuore! Per questa ragione ripropongo una storia della grande generosità del mio Professore. R.I.P. Una mattina, per colpa di un forte temporale, arrivammo tuttibagnati al capannone. Uno dei miei compagni di classe R. M. sitolse le scarpe per riscaldare i piedi bagnati e infreddoliti vicinoalla stufa. Il prof. Mastronardi notò che le scarpe di R. M. eranobucate! Al momento non disse una parola. Il giorno dopo scesedalla sua Topolino con un pacchetto in mano. Contenevano unpaio di scarpe in regalo a R. M. La nostra fortuna è quella diessere stati testimoni di solidarietà d’altri tempi”.