Calcio
Strega, le ultime da Bologna: dentro Tuia e Hetemaj. In avanti tante alternative per Inzaghi

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Inzaghi sta studiando la migliore formula per affrontare il Bologna e sperare di compiere il blitz al Dall’Ara nell’anticipo di domani sera che di fatto aprirà la terza giornata di ritorno del campionato di Serie A.
Il tecnico accantonerà ancora una volta il 3-5-2 visto con Torino e Inter indirizzandosi sul 4-3-2-1 con il quale ha sfidato e messo in difficoltà la Samp, ovvero un sistema di gioco ben collaudato e all’interno del cui perimetro i suoi calciatori si muovono con grande disinvoltura.
Il dato più importante è il rientro di Hetemaj, assente per una contrattura contro i blucerchiati, e adesso pronto a riprendersi il suo posto a metà campo, come fido scudiero del metronomo Schiattarella. Il finlandese è una delle pedine più importanti per lo scacchiere di Inzaghi.
Per la mezzala sinistra c’è più di un’ipotesi, perché bisogna scegliere tra Viola, Dabo e Tello. Sono in tre per una maglia con il numero 10 leggermente favorito sugli altri due.
In avanti è testa a testa tra Insigne e Iago Falque, che se la giocano alla pari, ma se gioca Viola a centrocampo da non escludere la sorpresa Tello sulla trequarti accanto a Caprari e dietro a Lapadula.
Fuori causa gli squalificati Improta e Ionita e il convalescente Letizia, che dovrebbe rientrare contro la Roma. C’è grande abbondanza finalmente in attacco, il reparto dove finora le risorse sono spesso mancate.
Per Inzaghi tante alternative da cui attingere da Iago Falque a Sau, da Moncini a Lapadula, da Gaich a Insigne per concludere con Caprari e Di Serio.
In difesa più Tuia di Caldirola come partner di Glik, a Depaoli e Barba le chiavi delle corsie. Il charter con la comitiva giallorossa è atterrato a Bologna alle 18.50, da lì il trasferimento con il bus societario in un albergo nei pressi della stazione centrale.
Ad attendere e salutare la squadra in hotel un gruppetto di tifosi sanniti che vivono nei dintorni del capoluogo felsineo. Domani mattina rifinitura a Granarolo dell’Emilia.
Mihailovic in conferenza stampa ha parlato di Inzaghi: “Pippo è un amico vero, anche se quando giocavamo Lazio-Milan, io e Fernando Couto lo minacciavamo, però il fratello giocava con noi e avevamo un po’ di riguardo. E’ venuto alla mia partita di addio al calcio due giorni dopo aver giocato e realizzato una doppietta nella finale di Champions contro il Liverpool, l’avrebbero fatto in pochi”.