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Vaccino covid, l’appello di un operatore sanitario: “Priorità per i pazienti dializzati”

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“In Campania c’è una scarsa attenzione alla problematica dei dializzati, che in regione sono oltre 5mila, in particolare per quanto riguarda l’urgenza nel provvedere alla vaccinazione anti-covid 19 come categoria estremamente compromessa dal punto di vista della salute”. Lo scrive in una riflessione Ludovico Alessandro La Peccerella, operatore a servizio degli emodializzati di Benevento.
“Spesso – aggiunge -, non dobbiamo solo ad affrontare la patologia renale ma anche gravissime malattie connesse come quelle cardiovascolari, polmonari e metaboliche. Si tratta pertanto nella maggioranza dei casi di un malato cronico pluripatologico la cui gravità della situazione è incommensurabile. Orbene, a parte la temporanea penuria di vaccini, nonostante le sollecitazioni che abbiamo rivolto, non abbiamo avuto alcun riscontro sulla intenzione di voler provvedere alla vaccinazione quanto prima possibile.
Infatti – aggiunge -, mi risulta che si sta pensando a raccogliere le adesioni dei soggetti sani della popolazione ultraottantenni. Sembra che lo scalpore mediatico suscitato dai focolai verificatisi nelle RSA abbia messo in secondo piano la grave realtà del malato cronico pluripatologico che frequenta altre comunità ad altissimo rischio come i centri di emodialisi. Se infatti in detti luoghi non si siano verificati focolai di contagio questo si deve solo a mera causalità oppure, se vogliamo, anche alle meticolose precauzioni igieniche e sanitarie che si sono messe in campo in dette strutture di terapia salvavita siano esse pubbliche o private accreditate.
Faccio pertanto appello – conclude – a chi abbia coscienza e potere a voler provvedere con la massima urgenza alla vaccinazione di detti pazienti, troppo spesso dimenticati, perché non fanno notizia”.