POLITICA
Scuola, la riflessione di Pepe (Pd): “Non riaprire è il segno di una classe dirigente inadeguata”

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La coordinatrice della segreteria Dem di Benevento, Antonella Pepe, interviene con una riflessione sulla possibile decisione del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di non aprire tutte le scuole il 7 gennaio.
“Ancora una volta si rischia di scaricare sui ragazzi il peso maggiore di questa pandemia – scrive Pepe su Facebook- . Leggo di preoccupazioni sulla riapertura delle scuole per via dei contagi. Scuole, vorrei ricordare, ormai chiuse da mesi e mesi. Certo i trasporti, gli assembramenti pre ingresso e post uscita, ma dopo un anno no, non siete più giustificati. Avete avuto il tempo e le risorse per attrezzarvi.
Non aprire le scuole il 7 gennaio è il segno di una classe dirigente vecchia, inadeguata e incapace di guardare alle giovani generazioni.
La mia posizione sulla chiusura delle scuole è nota da tempo – aggiunge ancora Pepe -. La scuola è il luogo più importante per chi ha meno di tutti, è li che si impara, ci si forma e confronta, si definisce la personalità di ciascuno di noi. La didattica a distanza, che ha rappresentato un valido strumento in piena emergenza, per quanto utile non può sopperire alla funzione innanzitutto sociale della scuola. In piena campagna elettorale, pur essendo candidata a sostegno del Governatore De Luca, espressi le mie perplessità sul ritardo dell’apertura delle scuole in Campania, considerando tale scelta una disuguaglianza di fatto tra i nostri ragazzi e quelli residenti in altre regioni. Sulle chiusure successive ho espresso tutta la mia contrarietà, considerati i dati e lo sforzo dei sindaci, i dirigenti scolastici e del personale tutto nell’attrezzarsi a garantire il ritorno in classe in sicurezza. Pur con le scuole chiuse la diffusione del virus non ha preso a rallentare, segno che i luoghi meno sicuri, purtroppo, continuano ad essere quelli in cui le norme di distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza sono meno rispettate.
La scuola, a mio parere – sottolinea -, non può essere un derby, né il luogo su cui scaricare una battaglia politica. Garantire la riapertura in sicurezza, anche delle scuole secondarie, deve essere la priorità di tutte le istituzioni (governo, regioni, sindaci, istituti scolastici) e dopo così tanti mesi non è più tollerabile un ulteriore rinvio. Così come non è più tollerabile che si scarichi sui ragazzi un ping pong di scelte, annunci e dichiarazioni. Occorre rigore e responsabilità e meno propaganda sulle paure delle persone. Il virus c’è, ha travolto ognuno di noi, se non direttamente attraverso amici, parenti, conoscenti, e la campagna vaccinale è solo all’inizio. Se ci sono delle difficoltà è bene che le si affronti in un’ottica collegiale, di confronto e voglia di trovare soluzioni per garantire innanzitutto la salute di tutti i cittadini e il diritto sacrosanto di tanti bambini e ragazzi di poter ritornare tra i banchi di scuola.
Pertanto, intendo chiarire – conclude -, che il mio non è un attacco al governatore De Luca, che ha affrontato questa emergenza dovendo colmare ritardi atavici della Campania, bensì un invito a tutti, Governo, Presidenti di Regione e sindaci a lavorare nell’interesse dei cittadini e dei ragazzi e meno ad inseguire facili consensi. L’emergenza ci accompagnerà ancora per un po’, solo unendo impegno, forze e solidarietà potremo uscirne al meglio”.