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Covid e chiusura scuole, CambiaVento: ‘Formazione non può essere sacrificata’

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“L’incremento registrato in queste ore dell’indice dei contagi, nella nostra Regione così come in tutta Italia, deve sollecitare ad una riflessione seria e ponderata e un approccio consequenziale, che non può ridursi al solito gioco delle tifoserie politiche o ideologiche.
Scuola e Università sono il fondamento di un Paese civile ed evoluto, ma allo stesso tempo la salvaguardia della salute collettiva è un principio fondamentale di ogni comunità.”
Così in una nota la neonata associazione CambiaVento che aggiunge: “Occorrono misure ed interventi che in futuro permettano di evitare il più possibile chiusure ad intermittenza dei poli scolastici e universitari, garantendo la continuità didattica necessaria per una corretta formazione degli studenti.
Per questo suggeriamo alcuni provvedimenti come: test sanitari periodici su docenti, studenti, personale scolastico; sistemi di trasporto ad hoc per l’ambito universitario e scolastico; riduzione del volume di persone circolanti, mediante il rafforzamento dello smart-working per la pubblica amministrazione; una regolamentazione rigida specifica per tutti coloro che operano in università e scuola, anche al di fuori degli orari di attività, con annessi controlli da parte delle autorità competenti; digitalizzazioni delle attività di segreteria implementazione a regime degli strumenti di didattica a distanza, al fine di garantire continuità in condizioni emergenziali, o di casi singoli di isolamento, i quali possano proseguire le attività scolastiche in quarantena.”
“In una situazione così inedita e particolare – conclude la nota dell’associazione – nessuno si permette di dare soluzioni facili o alternative scontate. Ma siamo certi che la formazione deve essere l’ultimo l’elemento ad essere sacrificato per ottenere un abbassamento della curva epidemiologica, cercando in tutti i modi di conciliare salute pubblica e istruzione, da cui entrambi dipende il futuro del Paese e di intere generazioni.”