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‘È più bello insieme’, Moretti replica ad Ambrosone: ‘Per chiuderci, fateci prima aprire’

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“Caro Assessore Ambrosone, dispiace che l’abbiano lasciata con il cerino in mano a difendere l’indifendibile. Lei è l’unica persona a cui il provvedimento di Alessandro Verdicchio non fa alcun riferimento e purtroppo hanno scelto lei perché si sacrificasse nella difesa di ufficio. Senza averla preparata. Quello che lei scrive e che leggo dalla stampa vale, appunto, per un Centro Sociale Polifunzionale per Disabili che funzioni secondo i criteri del Regolamento Regionale n. 4/2014. Essere cioè un centro semi residenziale (comprensivo dell’organizzazione del pranzo), con precisi organigrammi e con precisi spazi dedicati alle attività ed una carta dei servizi e con una specifica fatturazione per quel servizio. Questo non è ancora il caso della nostra sede in via San Giovanni di Dio”. Inizia così la replica del presidente del Consorzio “Sale della Terra”, Angelo Moretti, rivolta al Comune.
“L’esistenza di un Regolamento per i Centri sociali Polifunzionali – aggiunge – non significa affatto che qualsiasi momento di socializzazione in spazi privati debba essere regolamentato. Dal mese di settembre 2019, in seguito alla decisione della sua Amministrazione di interrompere il contatto di comodato della nostra vecchia sede e di procedere ad una gara a rialzo sull’immobile di via Firenze, siamo stati aperti come spazio di socializzazione presso il Cral in via Giustiniani, grazie alla preziosa ospitalità del presidente Cosimo Galliano: il Cral era una sede provvisoria.
Nel mese di agosto abbiamo trovato la nuova sede ed abbiamo trasferito lì le nostre attività di socializzazione: nessuna semi residenzialità, nessuna confusione con un CSP regolamentato, nessuna fatturazione per il servizio, né pubblica né privata, solo uno spazio privato, pagato direttamente da noi, con le nostre economie, aperto alle persone con disabilità rimaste senza più socializzazione grazie ai vostri provvedimenti e alle vostre lentezze ataviche.
Esistono, infatti, due Centri Sociali Polifunzionali accreditati per l’AmbitoB1 (uno è a via a Firenze a Benevento ed uno è gestito da noi a Ponte, presso la Fattoria Sociale Villa Mancini): però l’Ambito – continua nella nota – ancora non rilascia i nuovi voucher alle persone con disabilità che ne hanno diritto da oltre un anno.
In via San Giovanni di Dio faremo i lavori e poi faremo la domanda di autorizzazione e poi di accreditamento. Abbia un po’ di pazienza.
Per chiudere la nuova sede del Centro Sociale Polifunzionale per Disabili “È più bello insieme”, deve avere il garbo di farci prima aprire.
Quanto alle sue illazioni sulla politica, – conclude Moretti – le ribadiamo quanto già le hanno scritto praticamente tutti, in città: se questo provvedimento amministrativo (farlocco e viziato, in verità) fosse da ascrivere ad uno strumento di lotta politica del Sindaco attuale contro chi si impegna in politica, allora quel gesto sarebbe davvero gravissimo. Peggio di quello che sembra”.