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Acqua, il Comitato H2O: ” I fondi per costruire due nuovi serbatoi per San Giorgio del Sannio sono disponibili dal 2008″

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“Abbiamo approfondito, grazie all’ottima analisi condotta dall’ingegnere Sirignano, a cui rivolgiamo un sentitissimo ‘ringraziamento’ per aver analizzato e condiviso i documenti ufficiali dell’Ente Idrico Campano, e per aver evidenziato che l’ATO ha un piano d’investimento, della durata di 25 anni, iniziato nel 2003 (in termini di rilevazione dello stato di fatto) e attivo dal 2008. Dall’analisi dell’ingegnere sono emersi spunti interessanti di riflessione”. Così il Comitato Cittadino H2O di San Giorgio del Sannio.

“L’ing. Sirignano – spiega il Comitato – ha evidenziato, nella sua analisi, che grazie alle sorgenti disponibili nel territorio irpino è possibile ottenere 307 milioni di metri cubi annui di acqua, di cui ARIN (Azienda Risorse Idriche di Napoli S.p.A.) e AQP (Acquedotto Pugliese S.p.A.) ne prelevano 214 milioni di mc/anno, i restanti 93 milioni di mc/anno sono a disposizione della popolazione di Benevento e Avellino, con un effettivo consumo di soli 47 milioni di mc/anno. Concludendo: “L’acqua prodotta è il doppio di quella consumata” e quindi, a meno delle perdite che devono essere ridotte come evidenziato dal piano, sarebbe sufficiente al fabbisogno.

L’ingegnere – aggiunge la nota – ha analizzato la questione dei serbatoi necessari alla popolazione di San Giorgio del Sannio e ha evidenziato come già nel 2003 l’Ente avesse individuato, che per adempiere al fabbisogno della popolazione sangiorgese, di circa 10.000 abitanti, fosse necessario realizzare due serbatoi per incrementare di 3500mc l’accumulo occorrente ad affiancare il serbatoio esistente di 1850 mc. Oggi, sembra, che San Giorgio del Sannio abbia ancora un solo serbatoio da 1850mc, adatto al fabbisogno di circa 5000 abitanti, popolazione che a S. Giorgio del Sannio era presente fino agli anni ’70 per poi aumentare gradualmente fino agli attuali 11.000, comprensivi dei cosiddetti fluttuanti.

Nel Piano D’Ambito – sottolinea la nota -, alla pagina 259 e già dal 2008, viene indicato, nel piano d’investimento previsto fino al 2028, che S. Giorgio del Sannio necessita di ulteriori 2 serbatoi di accumulo per complessivi 3500mc. Nello stesso documento, alla pagina 361, si legge che il piano d’investimento esiste già e i finanziamenti per i serbatoi sono già pianificati, inoltre, dal 2008 a oggi sono stati realizzati, sulla base dell’analisi condotte sul piano stesso, presumibilmente circa 95 serbatoi, e la domanda che si pone l’ingegnere è: “Come mai a San Giorgio del Sannio ancora non è stato costruito almeno un serbatoio visto che i fondi sono stati stanziati?” Considerando anche che in media i costi per realizzare un serbatoio sono di circa 160.000€ Dall’analisi condotta dall’ing. Sirignano si evidenzia che San Giorgio del Sannio è un paese virtuoso, infatti le perdite stimate sono nella fascia tra il 20% e il 40%, nel calcolo delle perdite sono considerate sia le condotte principali sia le secondarie.

L’ingegnere – scrive ancora – ci ha spiegato che la linea principale di adduzione, che passa per il comune di San Martino Sannita, contribuisce quasi certamente ad aumentare la stima delle perdite, 60-70%, e come questo generi un ulteriore drastica riduzione della portata d’acqua inviata al paese di San Giorgio del Sannio, ma è importante sottolineare che non c’è un documento ufficiale in cui si indica la percentuale di acqua persa dalla linea principale e quella persa dalla linea secondaria del comune di San Martino Sannita.

Resta necessario far capire all’Ente e agli amministratori che vada urgentemente verificata e ridotta la perdita sulla linea principale per ottenere una maggiore portata verso San Giorgio del Sannio – concludono -. In conclusione l’ingegnere invita tutti a scrivere al Coordinatore di Distretto Michele Vignola (mvignola@enteidricocampano.it) per sollecitarlo prima di tutto a dare visibilità alla popolazione sangiorgese del piano d’interventi per garantire il fabbisogno minimo giornaliero di 150 l per individuo e, naturalmente, la realizzazione dei serbatoi di accumulo”.

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