Calcio
Serie B, tutte le incertezze sulla ripartenza. Manca la chiarezza per i club: Strega in attesa

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Perdurando lo stato di incertezza sulla ripartenza del campionato di Serie B, il Benevento lunedì riprende con gli allenamenti individuali. La squadra giallorossa, come tutte le altre compagini cadette, intende capire quali disposizioni sono contenute nel protocollo, atteso che quello redatto dalla commissione medica della Figc e modificato secondo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, a quanto pare, è prerogativa esclusiva della Serie A.
Per la B ne sarà presentato uno nuovo, ma al momento non si conoscono i tempi di produzione dello stesso. Nel frattempo no alle sedute collettive per le squadre cadette. In questo bailamme, dove gli interessi economici dietro la Serie A prevalgono su tutto, non c’è alcun accordo sul da farsi ed emerge una totale assenza di chiarezza per i club come il Benevento, che hanno attivato da settimane la macchina organizzativa per ripartire prima il 4 maggio e poi il 18 senza cavare un ragno dal buco (sostenendo costi pur di arrivare preparati alla ripartenza).
La Serie C ha fatto bene a chiamarsi fuori e a salutare tutti con largo anticipo, mentre la B rischia di rimanere incagliata e scivolare ne tritacarne.
Ci sono ancora diversi punti oscuri da affrontare nel confronto Figc-Governo anche se la Lega di Serie A ha scelto la data per ricominciare (il 13 giugno): innanzitutto la responsabilità penale e civile in capo ai medici sociali (oggi il medico del Trapani si è dimesso proprio per questo motivo), come pure la questione relativa all’eventuale riscontro di una positività a campionato in corso.
Fermare l’intera squadra per 15 giorni anche con un solo contagiato, significherebbe interrompere un’altra volta, e stavolta definitivamente, il campionato. E siccome sarà impossibile che tutti fili liscio come l’olio visto che tutti gli scienziati sono concordi che con la pandemia ci toccherà convivere, che senso avrebbe ripartire in questo modo? Con la certezza cioè che ci si fermerà di nuovo? Ai posteri l’ardua sentenza…