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“Ok a implementazione con gli ex ospedali, ma la Rocca sostenga anche economicamente”

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“Mai come in questo momento bisogna riporre piena fiducia nell’azione della Sanità Regionale e Sannita. Ognuno faccia la propria parte, in modo rispettoso e senza alcuna strumentalizzazione. Tutti, ognuno per le rispettive responsabilità, sanno bene come muoversi, come utilizzare e mettere a sistema le strutture presenti sul nostro territorio.
La AORN San Pio, con i suoi due Presidi, – scrivono i consiglieri provinciali Renato Lombardi, Lucio Mucciacciaro, Luca Paglia, Domenico Parisi, Giuseppe Antonio Ruggiero – deve continuare a svolgere la propria funzione, importante, di struttura ospedaliera. È pertanto necessario potenziare al massimo grado le unità di terapia intensiva e sub intensiva che abbiamo imparato essere vitali per curare i casi più aggressivi di Sindrome respiratoria acuta grave da SARS-CoV-2.
Certamente anche la ASL va fortemente potenziata in quanto impegnata con la rete delle emergenze, dai 118 alle Guardie Mediche, con i medici di base e con tutta la sua fondamentalmente rete territoriale. È quindi essenziale implementare e utilizzare al meglio ogni struttura esistente, ivi comprese quelle degli l’ex ospedali di Cerreto Sannita e l’ospedale di San Bartolomeo in Galdo che, stante quanto disposto dal Piano Regionale, diventeranno strutture di Comunità, ossia strutture di “ricovero breve” per pazienti che necessitino di interventi sanitari a bassa intensità clinica.
Ciò detto, la nota inviata da Lei non riscontra quanto per le vie brevi, con alcuni di noi sottoscrittori telefonicamente, ci eravamo detti, cioè di attuare delle azioni, come Provincia di Benevento, che andassero a sostenere, anche economicamente, le strutture sanitarie ed eventualmente le varie Protezioni Civili e C.O.C. dei nostri comuni Sanniti.
L’emergenza in atto – proseguono – è letteralmente straordinaria, eccezionale, inedita e per questo vi è bisogno di un’azione straordinaria anche da parte dell’Ente Provincia di Benevento.
Solo la Spagnola del secondo decennio del secolo scorso è, in qualche modo, paragonabile all’attuale congiuntura del Covid-19. Se ci dovesse essere penuria di “posti letto” – Dio non voglia! -, immaginare di utilizzare l’ex strutture ospedaliera di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo sarebbe un’opzione da vagliare seriamente da parte della Regione Campania.
Tutto ciò per «sgravare» l’ospedale San Pio e i suoi due presidi da un eventuale stress sanitario.
Però – concludono i consiglieri provinciali – è giusto far riferimento all’esperienza di queste settimane fatta nelle regioni del nord, è risulta essere necessario rafforzare le strutture ospedalieri attive, quindi implementare, su vari stadi, una risposta sanitaria multilivello che vada da quello domiciliare sino a quello «intensivo e sub intensivo». La battaglia contro il SARS-CoV-2 ha bisogno di una risposta al massimo delle proprie potenzialità di tutto il Sistema Sanitario Regionale. Ad ogni livello”.