POLITICA
Moretti contro l’abbattimento del palazzo ex Inps: ‘La nostra democrazia calpestata’

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“Stentavo a crederci, ma è proprio così. Mentre questa città è in ginocchio per l’epidemia, per gli effetti drammatici che la quarantena ha sull’economia. Mentre in questa città da giorni il Sindaco va in giro prima con le tammorre, poi con la bandiera del Benevento sulla auto con tre persone a bordo, poi urla “mannaggia la miseria dovete stare a casa”, poi si fa fotografare sul balcone di casa, poi va a Rete4, urla dal megafono di denunciare chi viene dal Nord. In questa stessa città in cui è vietato fare jogging da soli per evitare di espandere il virus, nella città in cui oggi, 19 marzo, le pasticcerie sono chiuse a rischio di chiudere per sempre per non aver potuto aprire le saracinesche. In una nazione in cui i teatri sono chiusi, le scuole faticano a fare lezione a distanza. In questa città c’è un soggetto che si muove liberamente, senza indugi e senza alcuna paura di essere fermato dai vigili urbani, la Ruspa.
In barba alla nostra democrazia cittadina, dopo che un’interrogazione consiliare proposta dalla consigliera Delia Delli Carri sul futuro del palazzo dell’Inps era stata fatta slittare a data da destinarsi a causa dell’emergenza Coronavirus, – scrive in un post su facebook Angelo Moretti, fondatore di ‘Civico 22’ – assistiamo dai nostri balconi, impotenti, ad un’amministrazione che concede senza alcuna dichiarata ragione di necessità e di urgenza, di procedere all’abbattimento del palazzo Inps di Benevento.
C’è da alzare tutti la voce, la quarantena doverosa – prosegue – non può renderci così impotenti da vedere la nostra democrazia calpestata, il buonsenso mandato al macero ( tutte queste polveri sottili che si stanno sollevando fanno bene al Virus????!!!!), Benevento deve reagire a questa mancanza di democrazia, il Sindaco, l’amministrazione, il Consiglio Comunale devono delle spiegazioni urgenti a questa città.
Noi umani dobbiamo essere ad un metro di distanza per non contaminarci, mentre tutte le polveri che questo abbattimento sta producendo stanno girando libere nella nostra città. Ora sì – conclude – che c’è da gridare “mannaggia la miseria!”.