Calcio
Salernitana-Benevento, è il giorno del derby. Inzaghi si affida a Coda e Sau

Ascolta la lettura dell'articolo
Nel posticipo della cadetteria il Benevento si reca a Salerno con 1500 cuori giallorossi al seguito e un chiodo fisso in testa: vincere il derby e scavalcare la Salernitana in classifica per assestarsi al secondo posto e proseguire la sua rincorsa alla vetta della classifica, approfittando della battuta a vuoto delle altre favorite come Cremonese, Empoli, Frosinone e Perugia.
Violare l’Arechi come nel febbraio scorso non sarà facile, perché la Salernitana ha in panchina un vecchio marpione come Ventura, avrà uno stadio che sarà un bolgia a sostenerla ed un eventuale successo gli permetterebbe di continuare a detenere il bastone del comando seppur in condominio con l’Entella. Inzaghi è alle prese con le assenze di Schiattarella (non rientrerà prima di un mese) e Armenteros (ha sentito tirare un muscolo nella rifinitura di ieri) ma c’è anche Sau che non è al meglio ed è sofferente.
Il sardo proverà a stringere i denti, nel caso non dovesse farcela in attacco sarà piena emergenza, visto che l’unica alternativa è rappresentata dal giovane Di Serio che Inzaghi non può certo gettare nella mischia in un derby così infuocato. L’allenatore del Benevento, sempre più abbottonato sulle scelte, confermerà il 4-4-2 con Montipò tra i pali, Maggio e Letizia sulle fasce e Volta-Caldirola a completare la batteria difensiva. A centrocampo scontato l’esordio dal primo minuto del finlandese Hetemaj, che giocherà al fianco di Viola mentre sulle corsie agiranno Insigne e Tello. In attacco Coda con Sau. In caso di forfait di quest’ultimo, l’unica soluzione che resterebbe ad Inzaghi sarebbe quella di avanzare Insigne da seconda punta e inserire a destra uno tra Kragl e Improta, che nella testa del tecnico avrebbero dovuto accomodarsi inizialmente in panca. Tra i convocati anche il ghanese Abdallah Basit.
Ventura recupera in extremis Kiyine ma sarà senza Akpa Akpro, Mantovani, l’ex Billong e l’ultimo arrivato Herteaux. L’ex tecnico del Toro e della nazionale italiana tiene fede al suo canonico 3-5-2 con Micai in porta (nell’ultimo derby protagonista d un errore decisivo), Karo, Migliorini e Jaroszinsky in difesa, Cicerelli e Kiyine larghi, Di Tacchio playmaker con Odjer e Firenze interni, Jallow e Giannetti di punta. Partiranno dalla panchina Alessio Cerci, l’ex Walter Lopez, il polacco Dziczek e il gigante Djuric. Previsti 15mila spettatori, dirige Abbattista di Molfetta coadiuvato da Raspollini e Margani. Diretta Dazn dalle 20.55.