POLITICA
Rifiuti lungo il raccordo autostradale, il Movimento Animalista chiede l’intervento dell’Anas

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“Nel mentre che l’amministrazione comunale decida quali armi contraeree acquistare per scatenare la guerra definitiva contro i volatili, il Movimento Animalista ha inviato nella giornata di ieri 6 settembre, diffida formale a mezzo PEC all’ANAS S.p.A. , oggetto dell’atto è la rimozione obbligata dei rifiuti e relativa pulizia sulle piazzole del raccordo autostradale”. Così in una nota La Referente Provinciale del Movimento, Graziella Tumino.
“Abbiamo suggerito all’ente – scrive – di attuare una maggiore azione dissuasiva contro l’abbandono dell’immondizia mediante l’utilizzo di telecamere per la videosorveglianza e un’azione di controllo più efficace su tutta la tratta. Ribadiamo inoltre ai più distratti dall’affaire “piccioni” che quel pezzo di strada è percorso quotidianamente da centinaia di autoveicoli che nella maggior parte dei casi sono di “passaggio” ed utilizzano il “corridoio tirrenico” per spostarsi in modo più rapido da nord a sud e viceversa. Ci è sembrato logico richiedere tale atto visto che è una sorta di anteprima della città richiedere l’intervento ed è doveroso da parte dell’ANAS mantenere uno stato di decoro e di “civiltà” di tutta l’arteria, partendo dalla pulizia e finendo al manto stradale.
L’occasione è stata utile – sottolinea il Movimento – per rinnovare la richiesta di effettuare ulteriore rapida ispezione alle strutture presenti al km 67 circa – per capirci, il tratto di strada subito dopo il “il cimitero” interessato alla restrizione di carreggiata ed all’obbligo di singola corsia in entrambi i sensi di marcia – già al centro di una segnalazione dello scorso marzo e di cui è a conoscenza anche la Regione Campania, coinvolta per appurare con certezza assoluta la competenza dei lavori ed approfittiamo per ringraziare pubblicamente il Dott. Marzocchi, dirigente dell’ufficio tecnico di palazzo Santa Lucia, per la cortese ed efficace assistenza nell’individuazione delle responsabilità.
Un’ultima considerazione- conclude Tumino -, abbiamo ricevuto aspre critiche per aver difeso gli “ultimi” – come gli animali a cui non è concesso diritto di replica – ed ai cari concittadini che evidentemente vivono in un universo parallelo in cui l’unico problema di Benevento sono i piccioni, vogliamo ricordare che in un passato non troppo remoto abbiamo utilizzato i volatili oggetto dell’ordinanza per servizi di “messaggistica” sia in tempo di pace che di guerra, come nel caso di Cher Ami, esemplare di piccione femmina distintasi durante la Prima Guerra mondiale per i suoi eroici servizi di consegna messaggi e per tale motivo fu insignita della Croix de Guerre e la medaglia Oak Leaf Cluster”.