CRONACA
Operazione ‘Lo zio d’America’, concessi i domiciliari al beneventano Mincione

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Sconterà il resto della pena in regime di detenzione domiciliare: è quanto deciso, su istanza del difensore Luca Russo, dal magistrato di sorveglianza di Avellino nei confronti del quarantenne beneventano Alberto Mincione, arrestato il 12 febbraio 2015 con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso nell’ambito della operazione di polizia giudiziaria denominata “Lo zio d’America”, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
In seguito al provvedimento – come si ricorderà – il quarantenne è stato condannato in via definitiva alla pena della reclusione di 6 anni.
Secondo quanto reso noto dal legale di Mincione, avvocato Luca Russo, “oggi, nonostante la assoluta ostatività dei reati in espiazione, il Magistrato di Sorveglianza di Avellino, su istanza del sottoscritto difensore avvocato ha concesso al Mincione di scontare il residuo della pena in regime di detenzione domiciliare.”