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A Buonalbergo ‘Slow is Good’: ‘ciammarruchiello’ tra arte, musica e show cooking

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Buonalbergo rielabora la storica sagra del “ciammarruchiello”, la nota lumaca di terra, giunta ormai alla 46esima edizione e tra le più antiche manifestazioni culinarie della Campania. Dal 2018 la tradizione si è rinnovata, prendendo a simbolo la lumachina e ispirando l’intero evento di metà agosto al “Cibo Lento” e con lo stesso alla lentezza, intesa come ritorno allo stile di vita di un tempo.
Nasce così da questa consapevolezza la decisione di lanciarne una formula invernale con l’iniziativa “Slow is Good”, da venerdì 12 a domenica 14 aprile 2019, nel maestoso Palazzo Angelini, testimonianza di architettura settecentesca locale, per mettere insieme arte e cucina tipica. I temi della lentezza e del buono saranno protagonisti con il cibo e la musica che diventano medium di dialogo interculturale: l’obiettivo del progetto sarà quello di intercettare visitatori per vivere un’esperienza in un borgo potendo apprezzare contemporaneamente usi, costumi e tradizioni popolari, sempre all’insegna del mood ‘lentezza’.
Come si legge nel progetto presentato alla Regione, con una richiesta fondi di 25mila euro, l’idea dell’amministrazione comunale è quella di partire dal venerdì pomeriggio con la presentazione del libro “Paesaggi Rurali” e l’apertura degli stand gastronomici.
Protagonista della prima giornata sarà lo show cooking di Lucio Romano, primo chef meridionale ad essere premiato a Cherasco con la “Lumaca D’Oro”.
A chiudere la festa di inaugurazione i NeoMeodiTerra, una formazione composta da elementi provenienti da varie zone del Sannio che mette insieme musica popolare e canzoni d’autore contemporanee.
Nella giornata di sabato, invece, spazio a visite guidate e letture teatrali. I riflettori saranno inoltre puntati sul premio “Slow is Good”, riconoscimento ai personaggi illustri nel campo del turismo lento. A conclusione lo show di cucina con lo chef di comunità Attilio De Nigris, il concerto dei Miuzikant e il cabaret di Santino Caravella. Domenica, infine, la chiusura con la presentazione del libro “Fortore nei Pedali” e ancora con gli stand delle eccellenze gastronomiche locali.