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Cani da caccia, le associazioni venatorie sannite chiedono di anticipare l’addestramento

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“Come recepito nel Calendario Venatorio stagione 2018-2019 approvato con deliberazione di Giunta Regionale l’addestramento e l’allenamento dei cani da ferma da cerca e da seguita, è disciplinato dagli artt. 14, 22 comma 1 e 24 comma 5, della L. R. 9 agosto 2012 n. 26 e s.m.i. e, nelle parti non contrastanti con tale Legge, dal Regolamento “Nuova disciplina per il funzionamento delle zone di addestramento cani su selvaggina di allevamento emanato con D.P.G.R. n. 627 del 22 settembre 2003. Tali attività sono consentite, nei territori dove non sussiste il divieto di caccia e non vi sono colture in atto, nel periodo consentito per l’attività venatoria, esclusi i giorni di silenzio venatorio e nel periodo compreso dal 1 settembre al 15 settembre 2018 ad esclusione del martedì e venerdì e dei giorni 1, 5, e 9 settembre di preapertura”. A comunicarlo in una nota è il coordinamento associazioni venatorie sannite.
“Le Associazioni Anuu-Arcicaccia-Eps-Italcaccia-Libera Caccia – spiega la nota – hanno formalmente chiesto all’ Ufficio Regionale territorialmente competente della Regione Campania, sito a Piazza Gramazio, di adottare ogni più utile ed opportuno provvedimento di legge onde consentire la possibilità di anticipare l’addestramento/allenamento dei cani da ferma, da cerca e da seguita, (in anticipo sino a quarantacinque giorni prima antecedenti l’apertura dell’attività venatoria) rispetto al periodo consentito per l’attività venatoria, fissato, ex lege, alla terza domenica di settembre.
Tale attività – concludono – viene, tradizionalmente, svolta alle prime ore del mattino in relazione alle temperature elevate tipiche del periodo estivo, si legge nella nota, in sintonia, quindi, con quanto raccomandato anche dall’ISPRA, inoltre tale inizio anticipato gioverebbe al benessere del cane, consentendogli di riabituarsi, gradualmente, all’attività dopo mesi di riposo forzato; – che, ancora, l’addestramento ed allenamento dei cani potrebbe costituire un valido ausilio, se non essere considerato, addirittura, propedeutico, all’effettuazione di censimenti della fauna selvatica stanziale, non va dimenticato che il prelievo delle specie fagiano (Phasianus colchius) e starna (Perdix perdix) in Campania, è subordinato ad un piano di prelievo, predisposto ed elaborato dagli AA.TT.CC. (DGR 380 del 19/6/2018) Speriamo, che nei prossimi giorni, qualcosa si muova, finalmente”.