CRONACA
Cadavere carbonizzato sul Taburno, l’esame del dna conferma: è il 26enne Improta

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E’ Valentino Improta l’uomo ritrovato carbonizzato in un’auto lo scorso 4 maggio in località Cepino, nella zona del Monte Taburno. A stabilirlo è stato l’esame del dna che nel pomeriggio è arrivato alla Procura di Benevento.
Il test conferma una ipotesi che ormai si susseguiva da tempo e che anche il procuratore della Repubblica, Aldo Policastro, aveva definito “altamente probabile” nel corso di una conferenza stampa lo scorso 22 maggio.
Nell’occasione fu annunciato l’arresto del presunto autore della rapina che costò la vita ad un 83enne di Montesarchio: il 49enne Paolo Spitaletta che avrebbe agito in concorso proprio con il 26enne ritrovato senza vita.
Una notizia che infittisce ancora di più il giallo sulla morte di Improta. Il ragazzo, infatti, dopo il ‘colpo’ aveva incontrato il complice e lo aveva informato di aver ricevuto la notifica dell’avviso di garanzia per quanto accaduto. Nell’occasione avrebbe anche chiesto del denaro per affrontare il procedimento a suo carico.
Il 2 maggio, infine, la scomparsa con la denuncia della madre e poi il macabro ritrovamento due giorni dopo nel territorio di Cautano. Cosa è accaduto in quelle ore? Questa la domanda alla quale dovranno rispondere gli inquirenti per fare luce sul caso.