POLITICA
Russo a riunione Cidac: “Pubblico e privato insieme per piano sviluppo organico”

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Ieri mattina a Roma, il consigliere comunale Anna Rita Russo, individuata nel direttivo del Cidac, “Città d’ arte e cultura”, ha partecipato all’ incontro per il “ Rapporto sulle città medie”, organizzato dal Segretario Generale prof. Ledo Prato esperto di politiche, tutela e valorizzazione dei beni culturali insieme ai delegati dei Comuni di Varese, Parma, Rieti, Foligno, Cosenza, Lecce e ai rappresentanti di ANCI e ISTAT.
Anche Benevento è una “Città Media”, né metropolitana né troppo piccola e con delle sue caratteristiche – spiega Anna Rita Russo – e si partirà da un focus sulla nostra città, per studiare tutte le potenzialità anche quelle inespresse che saranno messe a confronto con quelle di altre città medie.
Gli ambiti di analisi saranno: lo spazio fisico urbano, la governance e il modello economico e sociale come il tessuto produttivo, le azioni e i progetti per stimolare l’autoimprenditorialità e lo sviluppo di impresa, i livelli di istruzione, il sistema di offerte dei servizi sociali, le misure a sostegno delle famiglie, l’accoglienza degli immigrati.
Dunque prima di tutto ci deve essere la consapevolezza delle potenzialità e delle criticità del proprio territorio e partendo da dati oggettivi, bisogna costruire un’idea di futuro ed elaborare un Piano strategico.
Restando nell’ambito della cultura, Anna Rita Russo afferma che i processi di cambiamento, non seguono criteri demografici o di densità e valore del patrimonio culturale per cui bisogna superare certi modelli di gestione economica e le istituzioni pubbliche, soprattutto per ciò che riguarda la tutela dei beni culturali, devono coinvolgere tutti i cittadini perché il patrimonio è di tutti e tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, sono chiamati a dare il proprio contributo per valorizzarlo e preservarlo.
La proposta è quella di “mettere intorno a un tavolo” soggetti sia istituzionali che privati (soprattutto imprenditori) e delineare un piano di sviluppo organico su cui costruire un programma di investimenti. I soggetti privati devono essere coinvolti non solo attraverso i partenariati, ma anche stimolando la formazione di cooperative di giovani e coinvolgendo le associazioni, il volontariato e le forme di cittadinanza attiva presenti sul territorio.