CRONACA
“Capodanno sicuro”, a Limatola sequestrate 100 scatole di fuochi d’artificio illegali

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Oltre 100 scatole di materiale pirotecnico privo del marchio “CE”, trovate all’interno di un negozio di Limatola, sono state sequestrate dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio e della Stazione di Dugenta.
Per il titolare dell’esercizio, che non era in grado di fornire alcuna documentazione relativa alla provenienza né alla vendita di tale merce, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento per l’immissione sul mercato di prodotti esplodenti privi della marcatura “CE”.
L’operazione va ad aggiungersi a quelle che nell’ultimo periodo, e in particolare a quella del 15 dicembre scorso, il Comando provinciale dell’Arma ha disposto nel settore della vendita e della produzione di fuochi pirotecnici al fine di tutelare i consumatori e prevenire incidenti da botti.
L’Arma dei carabinieri ha, inoltro, promosso una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, ma non solo, in prossimità delle feste di fine anno, quando si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio anche illegali.
L’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere legale – fa sapere l’Arma – può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista. L’uso, invece, di artifizi pirotecnici del genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza può provocare danni anche peggiori.
Inoltre un rischio maggiore deriva dall’uso di “botti”, prodotti prevalentemente in oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.