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CRONACA

Detenuti e inclusione sociale attraverso il lavoro: intesa tra Carcere e Questura

Intanto il Garante regionale dei diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello, oggi ha fatto visita alla casa circondariale di Capodimonte, tracciandone un quadro positivo

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Tre detenuti della Casa Circondariale di Benevento saranno impegnati in lavori di muratura e di tinteggiatura all’interno delle strutture della Questura.

E’ quanto prevede il protocollo d’intesa, firmato stamattina dal direttore del carcere di Capodimonte, Maria Luisa Palma e il questore Giuseppe Bellassai presso la questura di Benevento con l’obiettivo di rendere concreto il principio della giustizia riparativa previsto dalla Costituzione.

I detenuti coinvolti sono stati scelti da un’equipe tra coloro che hanno mostrato vera volontà di cambiamento e che stanno per concludere il tempo della restrizione carceraria.

“Si tratta del primo protocollo d’intesa in Italia – ha sottolineato il direttore Palma –  firmato tra le due istituzioni che si occupano di aspetti solo apparentemente diversi della sfera di vita della persona che ha violato la legge.”

L’intesa, che replica una simile a quella siglata in precedenza con il Comune, ha il duplice effetto di includere i detenuti nella società e di aumentare la sicurezza sociale in virtù del fatto che questi percorsi tendono a far diminuire la loro recidiva.

Per il questore Bellassai si tratta di un’iniziativa importante perché si basa sullo spirito comune alle due istituzioni di dare delle opportunità di riabilitazione a chi si è reso responsabile di reati.

E di “percorsi efficienti e concreti verso la giustizia riparativa” intrapresi al carcere di Benevento ha parlato anche il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, che oggi ha fatto visita alla Casa Circondariale di Capodimonte, tracciandone un quadro a colori per quanto riguarda la vita carceraria che “non conosce – ha detto – sovraffollamento con 390 detenuti in tutto ma che, comunque, registra delle criticità relative alla sanità per via delle lunghe attese per le visite e al tribunale di sorveglianza per i permessi di buona condotta a 90 giorni”.

Ciambriello ha poi annunciato anche l’avvio del progetto già finanziato dal Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania per il sostegno alla genitorialità e alle famiglie dei detenuti.

Le dichiarazioni nel servizio video

 

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