Calcio
Benevento, contro la Fiorentina ancora guai in difesa. Caso Belec: rifiuta la panchina

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Il Benevento è rientrato da Verona con le ossa rotte dopo aver incassato l’ottava sconfitta consecutiva che lo relega ancora a zero punti, record negativo nella storia dei campionati italiani di serie A.
Anche stavolta, così come a Crotone, la tanto attesa partita della svolta è rimasto solo una velleitaria aspettativa. La squadra ha convinto (in parte) solo fino alla parità numerica, ma dopo la sciagurata espulsione di Antei si è completamente liquefatta. E l’uomo in meno può essere solo una parziale giustificazione per l’ennesima prova incolore e senza mordente.
L’inadeguatezza alla categoria di taluni calciatori è venuta fuori in maniera più che evidente, così come la scarsa tendenza a vedere la porta. Solo due reti segnate in otto gare rappresentano un bottino miserrimo, forse non ascrivibile neppure ad una comparsa.
La malasorte e la persecuzione sul piano degli infortuni possono essere invocate ma fino ad un certo punto, perché alla fine della fiera al Bentegodi erano in campo due squadre che sulla carta potrebbero equivalersi, ma a fare la differenza è stato il maggior tasso di esperienza di alcuni uomini in forza al Verona, vedi Pazzini, Romulo, Cerci e Caceres, la confidenza con la massima serie è certificata, a fronte di quella dei migliori elementi del Benevento che è quasi inesistente. Ne deriva che i danni prodotti dal mercato sono inenarrabili.
Per cercare di uscire dal tunnel in cui si è ficcata, la squadra giallorossa deve sfruttare il trittico di gare ravvicinate (con Fiorentina e Lazio in casa, intervallate dalla trasferta di mercoledì prossimo a Cagliari nel turno infrasettimanale).
A Verona la bella figura l’hanno fatta solo i 500 tifosi presenti, che a fine partita hanno fischiato e contestato giocatori e allenatore: loro saranno ai posti di combattimento anche domenica contro la Fiorentina, stamattina è comincia la prevendita.
Baroni (che prima della gara di Verona ha avuto una discussione con Belec, che non ha accettato la panchina ed è stato spedito in tribuna per ragioni di condotta) deve fare i conti con la squalifica di Antei e capire se è in grado di recuperare Costa (sarà molto difficile), mentre rimangono da valutare le condizioni di Parigini (che ha lasciato il campo con le stampelle per un problema alla caviglia) e D’Alessandro (per lui si nutre qualche speranza in più).