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Solopaca, la minoranza replica a Galdiero: “Vice sindaco bla bla bla”

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“Tra i tanti “visibili” dell’attuale maggioranza amministrativa chi poteva essere quello “più visibile”? Il sindaco? no! Qualche ignaro assessore o consigliere comunale? no! Il vice sindaco bla-bla-bla? sì? Il vice sindaco bla-bla-bla, fedele al suo periodare evanescente e privo di contenuto, ancora una volta non si è smentito ed a difesa sua e della sua compagine di appartenenza si è fatto vivo su qualche organo di stampa per difendere l’indifendibile con argomenti propri di chi, pungolato e risentito, reagisce istintivamente e “sbrodola”. A scriverlo in una nota sono i consiglieri comunali di Solopaca, Alfredo Di Rubbo, Umberto Dell’Omo, Teresa Ciarlo e Lucrezia Frascadore.
“Alle puntuali e precise osservazioni da noi evidenziate nel nostro comunicato dal titolo: “A volte rinsaviscono e ragionano” relative al pasticciato, sconclusionato ed illegittimo regolamento del Museo Enogastronomico (MEG), proposto e ritirato nel consiglio comunale del 17 agosto, – aggiungono nella nota – ha risposto con un generico rendiconto gestionale e con fantasiosi successi straordinari ottenuti dall’amministrazione Forgione, entrambi privi di un benché minimo legame con quanto da noi denunciato.
Invitiamo il vice sindaco bla-bla-bla a rileggere il nostro comunicato per meglio comprenderlo o farselo spiegare da qualche benevolo e volenteroso amico-conoscente.
Ribadiamo: l’illegittimità non è riferita al ritiro del punto all’o.d.g., come sostiene il vice sindaco, ma al fatto che il Comune di Solopaca non può approvare un regolamento relativo a qualcosa che non è di sua proprietà.
Il MEG è di proprietà della Provincia di Benevento e non del Comune di Solopaca!
Circa la puerile accusa nei nostri confronti di essere invisibili esprimiamo la nostra comprensione e la nostra vicinanza a chi non riesce a vedere distintamente la realtà perché accecato ed annebbiato dal risentimento e tuttora, per dirla con Battiato, è alla ricerca di un centro di gravità permanente.
Caro Domenico – concludono i consiglieri di opposizione – i giovani di Solopaca sono ancora in attesa dei 500 posti di lavoro promessi in campagna elettorale o delle tue dimissioni in caso del mancato risultato”.