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Primarie Pd, nel Sannio stravince il neo segretario Matteo Renzi
Pubblicato
8 anni fasu
Di
redazione
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A Benevento boom di voti per l’ex premier Matteo Renzi che incassa 1648 preferenze. 302 i consensi nel capoluogo per Michele Emiliano, 299 per Andrea Orlando e 23 schede nulle.
Ottima la partecipazione alle Primarie del Pd nel Sannio: 16.321 i votanti totali, 85 le schede bianche, 106 quelle nulle.
Il neo segretario perde soltanto ad Apice, Pannarano e San Nicola Manfredi, ma incassa sul territorio una percentuale altissima di preferenze: 80,74% con 13023 voti. Segue Orlando (10,46% – 1688) ed Emiliano (8,80% – 1419).
“La democrazia – scrive in una nota Carmine Valentino, segretario provinciale Pd – è qui, nel Sannio. È così, con il leitmotiv di queste Primarie, che mi viene da commentare lo straordinario risultato di questo appuntamento con la democrazia per il futuro del nostro Paese e del Partito Democratico.
La partecipazione convinta e decisiva della comunità provinciale è stata una sfida che il Sannio ha voluto raccogliere e rilanciare con un voto che, sono sicuro, contribuirà a dare risposte ai grandi temi e alle grandi questioni che andranno dipanate nelle settimane e nei mesi che verranno. L’impegno gratuito e il grande attaccamento al nostro partito dei volontari che hanno animato le sezioni insieme al coordinamento indispensabile della Commissione provinciale per il congresso meritano un grazie sincero e corale. Così come un grazie doveroso al popolo sannita per aver messo al centro la democrazia rendendo le Primarie un momento di festa, di incontro e di scelta a partire dal basso. Sul Sannio, ancora, una volta sventola con orgoglio la bandiera della democrazia.
È stato messo al centro – spiega – il futuro con una partecipazione importante smentendo chi aveva come obiettivo quello di mettere in soffitta lo strumento delle primarie. Il Partito Democratico s’impone dunque quale riferimento di un’area di governo e questa è una straordinaria responsabilità che non possiamo deludere. Il lavoro continua partendo dai sorrisi, dalla determinazione, dall’impegno che hanno caratterizzato questa bella pagina della storia del nostro partito che è comunità di uomini e donne di speranza che credono nel futuro.
Auguri agli eletti della nostra Federazione provinciale all’Assemblea nazionale del Pd e al neo Segretario nazionale, Matteo Renzi che saprà guidare il nostro partito con la passione che lo ha animato in questi anni”.
“Sono orgoglioso ed onorato – scrive il consigliere comunale di Benevento, Raffaele Del Vecchio – di tornare a rappresentare il Partito Democratico del Sannio nell’Assemblea nazionale. I 16.321 cittadini sanniti che hanno fatto vivere le nostre Primarie sono il contributo che il PD di Benevento ha dato all’affermazione di un vero modello di partecipazione democratica. Sono la risposta più bella che potevamo dare ai racimolatori di dissenso e ai populisti di ogni dove.
Abbiamo dimostrato anche in questa occasione – prosegue di essere la principale forza politica della provincia di Benevento e sulla scorta di questa ulteriore attestazione di fiducia affronteremo le sfide elettorali dei prossimi mesi. È stato l’intero Sannio il protagonista di questa bella pagina di democrazia. Dai comuni più piccoli alla città di Benevento, ciascuno ha contribuito al conseguimento di un dato percentuale di partecipazione tra i più alti d’Italia. E il consenso provinciale verso la mozione Renzi-Martina è a dir poco straordinario con un 80,74%, dato che afferma con chiarezza una linea politica, definisce una maggioranza schiacciante e chiama tutti al rispetto di questo dato democratico.
In questo contesto provinciale così positivo, il risultato della città di Benevento, con 2.294 partecipanti – di cui 1.648 a sostegno della lista “Avanti, Insieme” in cui ero candidato come capolista – è a mio parere esaltante. “Alive and kicking”, direbbero i Simple Minds: il PD cittadino è vivo e scalciante. E il messaggio arrivi chiaro, per l’oggi e per il domani, a chi voglia intendere, ai soliti e conosciuti detrattori interni e agli avversari esterni. Ora bisogna lavorare all’unità del Partito perché questa ulteriore, preziosa apertura di credito ricevuta dai cittadini non venga dispersa. Ma nel rispetto del dato democratico.
Renzi ha stravinto, il gruppo dirigente che lo ha sostenuto e lo rappresenta, anche nel Sannio, ha stravinto e deve definitivamente interrompersi quel logorante lavoro di delegittimazione dall’interno che c’è stato fino ad oggi, tanto a livello nazionale quanto locale.
Il PD sannita – conclude Del Vecchio – deve continuare ad essere costruttore di consenso e di proposta, perché sulle nostre spalle c’è la responsabilità di essere il motore del governo del territorio”.
“L’alta affluenza registrata alle Primarie del Partito Democratico svoltesi all’Hotel President dimostra che il partito è vivo e ben radicato in città.” A sostenerlo in una nota il coordinatore cittadino del Pd, Giovanni De Lorenzo.
“Il risultato finale – scrive De Lorenzo – è senza dubbio ottimo, considerate le condizioni avverse, locali e nazionali, ed il fatto che non siamo più alla guida dell’amministrazione comunale. Nonostante tutto, tanti cittadini, circa 2300, si sono recati alle urne ed hanno dato vita ad una bella giornata, una vera e propria festa democratica che solo il PD è capace di mettere in piedi. Tutto è andato bene, non ci sono stati problemi e l’organizzazione ha funzionato al meglio: questo grazie ai tanti militanti che si sono impegnati per tutta la giornata ed hanno fatto si che non si creassero file, né problemi di alcun genere.”
“Un ringraziamento particolare – aggiunge il coordinatore cittadino del Pd – va ai componenti della segreteria cittadina ed ai Giovani Democratici della città per il grande impegno profuso non solo ieri, ma anche nei giorni precedenti l’appuntamento elettorale.
Infine un augurio di buon lavoro agli eletti all’Assemblea Nazionale, in particolare ai due rappresentanti della città di Benevento, Raffaele Del Vecchio e Floriana Fioretti”.
Il temuto flop di partecipazione per la scelta del (vecchio) nuovo Segretario nazionale, paventato alla vigilia delle primarie del 30 aprile dai vertici nazionali del Pd, – scrive invece Noi Sanniti per l’Italia – si è verificato.
Il dato emerso è infatti sconfortante, soprattutto se letto in chiave politico-elettorale. Un chiaro sintomo dello svuotamento di idee, nonostante gli incontri al Lingotto di Torino, e della disaffezione che gli elettori manifestano ormai da anni nei confronti di questo partito.
A livello nazionale la partecipazione in dieci anni si è quasi dimezzata. Dai 3 milioni e 500 mila del 2007, anno di fondazione del PD, si è passati ai 3 milioni e 100 mila del 2009, ai 2 milioni e 800 del 2013, fino a scendere all’odierno 1 milione e 500 mila. La perdita di circa il 45 per cento dei suoi elettori non sembra però minimamente preoccupare i dirigenti del PD, almeno secondo le dichiarazioni rilasciate il giorno dopo delle primarie. Le teorie sulla decrescita felice dell’economista-filosofo francese, Serge Latouche, hanno probabilmente contagiato così tanto i dirigenti del Pd, da farle ritenere applicabili anche al calo dei consensi elettorali.
La forte diminuzione di partecipazione – conclude nella nota – si è manifestata anche nel Sannio, in particolare nel città capoluogo. Nella “fantastica prova” di “ grande partecipazione democratica e vitalità” – così è stato definito l’evento da alcuni dirigenti locali – il Partito Democratico ha perso oltre un terzo dei suoi elettori rispetto alla precedente ed analoga consultazione. Nonostante ciò, nel PD, sono tutti felici”.

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