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Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro: novità sui pagamenti dei forestali

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Dal prossimo martedì 18 aprile saranno avviati al lavoro gli operai idraulici forestali a tempo determinato della Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro. Lo comunica il presidente Antonio Di Maria sostenendo che, allo stato attuale, c’è la capacità economica per il raggiungimento delle 101 giornate lavorative.
“L’impegno prioritario dell’Amministrazione è quello di garantire tutti i lavoratori in servizio, con l’obiettivo di aumentare le giornate lavorative agli OTD qualora si rendessero disponibili altre somme. Anche in merito ai pagamenti, l’Amministrazione ha dato priorità assoluta alle spettanze dovute sia agli operai forestali che ai dipendenti interni.
Tengo a precisare che ai dipendenti interni sono state liquidate tutte le mensilità arretrate fino a marzo 2017, mentre agli operai forestali sono stati liquidati gli stipendi fino a dicembre 2016 compresivi di tredicesima. In questa settimana saranno inoltre garantiti i pagamenti relativi al mese di gennaio 2017 e il TFR agli operai a tempo determinato. Rispettando i tempi utili alla elaborazione e anche gli operai forestali avranno il saldo delle mensilità di febbraio e marzo”.
Il presidente Di Maria si dice soddisfatto per questo primo segnale di positività per il comparto dei forestali e dipendenti della Comunità Montana, ma sostiene di non abbassare la guardia e di continuare nel suo impegno istituzionale, per garantire continuità e trasparenza al lavoro degli operai.
“Nell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali degli idraulici forestali, abbiamo fatto il punto della situazione e discusso della programmazione. L’incontro ha portato al raggiungimento di un accordo sindacale per superare l’incongruenza del CIRL (che prevede una integrazione al 100% del salario per le malattie, ma che lascia privo di integrazione l’infortunio sul lavoro), su proposta dell’Ente si è concordato all’unanimità di equiparare l’integrazione della malattia anche per l’infortunio.
Credo – conclude Di Maria – che questo sia un piccolo traguardo ma di grande importanza, poiché contribuisce all’edificazione di una struttura organizzativa migliore per i lavoratori, dove equiparare l’integrazione per la malattia all’infortunio significa assicurare dignità e continuità economica gli operai”.