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Compostaggio, Barbieri (FI): “Per Moiano occasione che non si doveva perdere”

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“Il compostaggio di comunità consentirebbe non solo di abbattere il costo di conferimento dei rifiuti organici ma addirittura potrebbe essere inquadrato come una concreta possibilità di sviluppo socio economico, soprattutto nei comuni come Moiano dove l’agricoltura è uno dei principali cardini dell’economia paesana. Non solo perché il compost è considerato uno dei fertilizzanti naturali più efficaci, ma perché si viene a creare un concreto risparmio di risorse eventualmente riutilizzabili da parte del Comune, anche tenendo conto che a Moiano il costo di conferimento degli RSU nei primi sei mesi del 2016 ha superato gli 85mila euro”. A scriverlo in una nota è Antonio Barbieri, coordinatore Forza Italia Giovani di Moiano.
“Il risparmio – spiega Barbieri – si ha in quanto il compost prodotto nella fase terminale dall’impianto di compostaggio può essere utilizzato come fertilizzante per le aree verdi comunali, oltre al fatto che l’impianto di compostaggio può benissimo essere dotato di sistemi di produzione ecologica di energia. Ma questi non sono gli unici vantaggi che il sistema porterebbe alla comunità.
Nel caso in cui si crea una cooperativa sociale nel territorio comunale ai sensi della Legge 381/91 incaricata dal comune della raccolta, del compostaggio ma soprattutto della vendita della frazione organica degli RSU, si crea uno spiraglio occupazionale per le persone svantaggiate senza nuovi oneri per le finanze comunali, a parte l’acquisto della compostiera (costo ragionevole intorno ai 30mila euro). Ciò è vantaggioso per l’Ente in quanto si investe la quota di risparmio, si crea lavoro e si tutela la comunità dai danneggiamenti ambientali.
Ai sensi del DM 266/16 – continua l’esponente berlusconiano – sono ammessi al compostaggio di comunità i rifiuti biodegradabili di cucine e mense e prodotti da giardini e parchi, residui di legno, addirittura materiale filtrante derivante dalla manutenzione periodica del biofiltro dell’apparecchiatura. Per evitare odori molesti le emissioni delle apparecchiature di compostaggio di comunità sono trattate mediante biofiltro prima del rilascio in atmosfera. Sempre ai sensi del medesimo DM, ai fini della riduzione della tassa rifiuti, il responsabile dell’apparecchiatura comunica entro il 31 gennaio di ogni anno al comune le quantità in peso, relative all’anno solare precedente dei rifiuti conferiti, del compost prodotto e degli scarti.
Ciliegina sulla torta, secondo la Legge 221/15 alle utenze non domestiche che effettuano il compostaggio aerobico individuale per residui costituiti da sostanze naturali non pericolose prodotti nell’ambito delle attività agricole è applicata una riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani. Una occasione – conclude Barbieri – da non perdere per Moiano che punta a risollevarsi sfruttando le proprie risorse naturali ma soprattutto a tutelare le proprie ricchezze ambientali”.
Walter Santoro
10 Apr, 2017 a 20:10
Caro Barbieri, meno male, non immagini il danno che avrebbero fatto gli impianti di compostaggio di comunità. Vi è andata bene. Comunque il problema si può risolvere con l’impianto di cogenerazione alimentato a biomassa.