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Mediateca, Basile (L@p Asilo 31) a Mastella: “Parole offensive nei confronti del quartiere”

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“Le dichiarazioni del Sindaco Mastella che reputa inutile la realizzazione di una mediateca al Rione Libertà sono indecorose per il ruolo che riveste nostro malgrado”. Pasquale Basile, attivista del L@p Asilo 31 torna a parlare della Spina Verde e della decisione del primo cittadino di affidare la gestione alla Gesesa.
“Le sue parole – prosegue la nota – sono offensive ma sottendono al preoccupante pensiero che il nostro sindaco ha nei confronti dei quartieri popolari della città e che rispecchia una mentalità purtroppo ancora diffusa in alcuni ambienti esclusivi. Secondo il nostro Sindaco il Rione Libertà non ha diritto e non ha necessità a quanto pare di luoghi e spazi che offrano servizi culturali e sociali gratuiti soprattutto se rivolti alle giovani generazioni, il Rione Libertà necessità di controllo, di repressione, di telecamere e non di diffusione di cultura, di servizi, di diritti per combattere realmente fenomeni di degrado, emarginazione sociale, microcriminalità.
Agli occhi di questa classe politica logora e logorata – spiega Basile -, il Rione Libertà è soltanto un bacino di voti cui attingere al momento opportuno con qualche partita a biliardino, qualche passeggiata in bicicletta, qualche visita medica gratuita, qualche bolletta pagata ed infine con un mare di promesse. Il Rione Libertà serve ed è funzionale alla logica di governo di questi signori come corpo elettorale passivo, supino, non pensante, pronto a credere alle balle del momento per questo motivo va arginato qualsiasi fenomeno di cittadinanza attiva, di acquisizione di consapevolezza, di partecipazione dei cittadini alla cosa comune.
Il riscatto del Rione Libertà – conclude la nota – fa paura a chi è abituato a governare impedendo qualsiasi forma di confronto democratico e di dibattito arrogandosi il diritto di decidere cosa sia utile per un quartiere e cosa non lo fosse. Dimostreremo ancora una volta con i fatti e con la forza delle idee e della partecipazione cosa vuole realmente il quartiere sconfessando quelle vergognose affermazioni”.