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Violenza sulle donne, a Benevento trend in crescita e pochi i centri di supporto
I dati sono stati enunciati dal questore Bellassai in occasione del convegno dell'Unisannio e dell'Osservatorio regionale sulla violenza contro donne "Uscita in sicurezza. Criticità e best practices nel percorso di uscita delle donne vittime di violenza di genere”Ascolta la lettura dell'articolo
“A Benevento la violenza sulle donne ha fatto registrare nell’ultimo anno un trend in preoccupante crescita, con 46 istanze tra denunce ed esposti e 5 ammonimenti”. Sono i dati raccolti dalla Questura e sviscerati sinteticamente dal questore Giuseppe Bellassai in occasione del convegno svoltosi questo pomeriggio a Palazzo San Domenico dal titolo: “Uscita in sicurezza. Criticità e best practices nel percorso di uscita delle donne vittime di violenza di genere”.
L’iniziativa è stata organizzata, nell’ambito del progetto Unisannio Cultura, dall’ateneo sannita e dall’Osservatorio Regionale della Campania sulla violenza contro le donne, con il patrocinio della Prefettura di Benevento e del Consiglio Regionale della Campania.
Si tratta di un fenomeno complesso, ampio e a volte poco riconoscibile dalle stesse donne, spesso consumato tra le mura domestiche e in ambito affettivo-relazionale da parte del partner volto a ridurre e a ledere l’identità e l’autonomia delle donne e ad affermare se stesso attraverso il dominio e il controllo sulla vittima.
E’ lo stesso Osservatorio femminile regionale sulla violenza contro le donne, presieduto da Rosaria Bruno, a dare conto della necessità di educare le donne a riconoscere la violenza che non è solo fisica ma può essere anche psicologica ed economica e i Centri antiviolenza, ancora poco presenti però nel Sannio, hanno una funzione prioritaria di accompagnamento e di supporto.
C’è tanto cammino da fare ancora in termini di prevenzione e formazione per superare quella che il presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi ha definito “una cultura arcaica di superiorità virile”, ma che altro non è che “una patologia relazionale che si può manifestare non solo sulle donne ma anche verso tutti i cosiddetti soggetti deboli della società come i minori, gli anziani e gli omosessuali.”
“L’educazione e l’alta formazione – secondo il rettore de Rossi – sono alla base di una corretta personalità e le modalità per prevenire la violenza”.
“Serve sinergia interistituzionale non solo nella fase successiva alle denunce ma soprattutto per costruire un’inversione del senso della vergogna che impedisce alle vittime di violenza di riconoscere di essere vittime”, ha detto il prefetto Galeone, che ha precisato come insieme alle associazioni del territorio sono stati stipulati patti con l’Asl per la cura post violenza.
Sostenitori convinti della necessità di prevenire attraverso l’educazione e un impegno corale di tutte le istituzioni e le rappresentanze della società civile anche il vicesindaco del Comune di Benevento Erminia Mazzoni e il questore Bellassai.