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“Facciamo un pacco alla camorra”, le associazioni del Sannio unite contro le mafie
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“Bisogna cambiare la mentalità delle persone promuovendo la cultura della legalità”. Con queste parole il referente del Coordinamento provinciale di Libera Benevento, Michele Martino, sintetizza il vero scopo dell’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”.
I prodotti dell’eccellenza del territorio ritornano ad essere il punto di partenza di un’attività sociale che punta a smuovere le coscienze verso la cittadinanza attiva. Al di là della lotta alle mafie, che avviene nelle aule di giustizia, la vera scommessa per il futuro è quella di riuscire cambiare un modo di agire che, troppo spesso, viene accettato o derubricato alla semplice furbizia, ma invece rappresenta il terreno fertile sul quale si innestano connivenza e favoritismo.
Un discorso che vale tanto per le regioni del Sud Italia, quanto per quelle del Nord dove si pensava che le mafie non sarebbero mai giunte. “A distanza di 25 anni dalla lettera di don Peppe Diana ‘Per amore del mio popolo’ – ha aggiunto l’esponente di Libera – ci rendiamo conto che quelle parole sono attualissime per certe zone d’Italia. Un dato che non deve essere sottovalutato e che indica che la nostra lotta non deve arrestarsi”.
Alla presentazione dell’iniziativa c’erano i rappresentanti di Libera, del nuovo sportello Antiusura ed Antiracket “Il Nodo della Legalità”, gli scout, i membri di Campus e di Conversannio. Con loro anche il Comitato don Peppe Diana e alcuni imprenditori sanniti che hanno detto di no alle slot. Il ‘Pacco alla Camorra’ è tutto questo. L’unione di tante anime differenti che hanno scelto di divenire una forza promotrice di un cambiamento positivo per il territorio.