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Airola, secondo giorno di protesta per i lavoratori della Vima: blocchi in strada

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Hanno trascorso tutta la notte sul tetto della ditta per quale lavorano e non hanno intenzione di desistere. Prosegue ad Airola la protesta di un trentina di lavoratori che, insieme ai sindacalisti della Cgil, stanno manifestando per quelle che i sindacalisti definiscono “inadempienze contrattuali” da parte della azienda Vima.

Dopo una giornata di trattative che, però, non hanno portato alla risoluzione della vertenza i manifestanti hanno deciso di bloccare l’accesso allo stabilimento. L’impresa in questione, infatti, si occupa del rifornimento di alcuni supermercati e i lavoratori, con gli esponenti del sindacato, in queste ore stanno impedendo agli autotreni di uscire per le consegne.

In mattinata, intanto, è saltato anche un incontro in Prefettura. Le parti, dunque, sembrano ancora molto distanti con i dipendenti che non hanno nessuna intenzione di abbandonare il presidio. Attualmente sono 4 le persone che si trovano sul tetto dell’edificio, mentre 30 i loro colleghi che si sono radunati all’esterno.

Intanto la Vima Srl e la MD Logistica Servizi Srl, data la vicenda in corso ad Airola che vede lo sciopero di 24 lavoratori, su complessivi 107, di cui 4 in protesta sul tetto dello stabilimento, per presunte azioni illegittime e illegali poste in essere dalle due aziende appaltatrici nel polo logistico di Via Caracciano, intervengono a chiarire i termini della questione.

“Rispetto ad uno dei lavoratori attualmente in protesta sul tetto dello stabilimento ovvero alla RSU – spiegano in una nota – si precisa che trattasi della RSA CGIL, una delle tre RSA presenti in Vima, la quale, a seguito di numerose contestazioni, da ultimo è stata destinataria di un provvedimento – licenziamento per giusta causa – adottato a conclusione di un procedimento disciplinare. L’azienda ha intrattenuto colloqui e incontri allo scopo di recuperare la fiducia alla base del rapporto di lavoro. Tuttavia i tentativi compiuti nel corso del tempo non hanno sortito gli effetti auspicati. In merito alla vicenda relativa ad un presunto permesso sindacale, dunque, la Vima Srl rigetta ogni forma di strumentalizzazione che vorrebbe imputare alla stessa comportamenti illegittimi o lesivi delle libertà sindacali quando, a ragione della acclarata colpa del lavoratore, la stessa CGIL richiede a mezzo stampa che al medesimo venga inflitto una sospensione dal lavoro e dalla retribuzione di 30 giorni, provvedimento quindi esemplare dal momento che il CCNL prevede una sospensione massima applicabile di 10 giorni.

Rispetto al lavoratore della MD Logistica Servizi Srl, anch’egli aderente alla sigla sindacale CGIL e facente parte della protesta in atto sul tetto, si precisa, innanzitutto, che non vi è stata alcuna sospensione dello stesso, diversamente da quanto diffuso alla Stampa in queste ore. Il lavoratore ha ricevuto da parte dell’azienda un invito ad usufruire di ferie e/o permessi, ovviamente retribuiti, nei 5 giorni successivi ad uno spiacevole evento verificatosi in azienda durante l’orario di lavoro e, a seguito del quale, la Cliente, in forza di clausole contrattuali in essere, ha interdetto al lavoratore l’accesso al magazzino di sua proprietà. Nella vicenda è stato coinvolto anche un altro lavoratore non aderente alla protesta in atto e la cui rappresentanza è affidata alla UGL.

Si sottolinea che, a fronte del verificarsi di tale situazione, ovvero la richiesta di allontanamento di lavoratori per fatti sanzionati dal CCNL applicato, la MD e la Cliente hanno scelto la strada del confronto e della tutela: infatti la MD ha chiesto ad entrambi i lavoratori, nel loro preciso interesse, di usufruire di ferie/permessi nei 5 giorni successivi all’evento per consentire di addurre opportune controdeduzioni e dovute giustificazioni scongiurando così sospensione e licenziamento. E’ proprio in questa direzione che stanno evolvendo le trattative in corso in queste ore tra la UGL, l’impresa Cliente e la MD Logistica Servizi.

Rispetto alle presunte illegalità, pure denunciate alla Stampa in questi giorni e già oggetto di precedenti comunicati stampa, entrambe le aziende ribadiscono di respingere integralmente le accuse diffamanti mosse dall’organizzazione sindacale CGIL.

La Vima Srl e la MD Logistica Servizi Srl – conclude la nota – sono a disposizione per ogni verifica formale e di merito di quanto avvenuto nonché ad assumersi ogni responsabilità, nelle sedi competenti, per eventuali presunte violazioni delle norme di legge o di contratto che regolano i rapporti di lavoro”.

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