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ECONOMIA

Alta Capacità Napoli-Bari, tra dieci anni il completamento e la fruibilità dell’opera

E' quanto emerso dall'incontro sul tema organizzato da Confindustria Benevento, in vista dell'inizio dei lavori nei primi mesi del 2017. Mataluni: "Necessario salvaguardare le imprese locali nella realizzazione dei lotti funzionali"

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Il 2026 segnerà il completamento della realizzazione dell’Alta Velocità Napoli-Bari: dieci anni ancora per vedere concretizzata e subito fruibile un’opera da oltre sei miliardi e 300 milioni di euro, che interessa il Sannio per un miliardo e 560 milioni di euro.

L’inizio dei lavori dovrebbe essere dopo febbraio 2017 quando si conoscerà il nome del contraente che vincerà l’appalto.

Sono state già lanciate due gare per circa 900 milioni di euro, è stato approvato il lotto funzionale “Frasso-Telese” e finanziato completamente il lotto “Apice-Orsara.”

E’ quanto emerso durante il convegno dal titolo “Alta Capacità/Velocità Napoli Bari-le ricadute sul sistema produttivo”, organizzato da Confindustria Benevento presso il Museo del Sannio per fare il punto sull’avanzamento del progetto, che costa 7 miliardi di euro complessivi se si contempla anche la tratta “Taranto-Lecce”.

All’incontro hanno preso parte molti sindaci delle aree interessate dall’opera, il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Del Basso De Caro, il direttore Investimenti Area Sud di RFI, Roberto Pagone, il delegato dal presidente della Regione Campania Alta Capacità/Velocità Napoli-Bari, Costantino Boffa e l’amministratore delegato RFI nonchè commissario straordinario dell’intero progetto, Maurizio Gentile.

“Si tratta di un’accelerazione dell’opera nata moltissimi anni fa – ha sottolineato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Del Basso De Caro – grazie alla Legge 164 “Sblocca Italia” approvata a novembre 2014, che ha affidato la realizzazione dell’opera a un commissario straordinario e reso concreti i finanziamenti.”

Tra gli effetti concreti della “Napoli-Bari” sulla qualità della vita della popolazione ci sarebbe la possibilità di raggiungere Napoli in 35 minuti e Roma in un’ora e un quarto, oltre all’agevolazione del movimento merci.

“Quello che per anni è stato un auspicio oggi si trasforma in progetti finanziati grazie alla buona politica che ha saputo indirizzare le scelte e incanalare le risorse”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Benevento, Biagio Mataluni.

Il prossimo passo per contrastare l’immobilismo perenne, secondo Mataluni, “sarà quello di salvaguardare le imprese locali nella realizzazione dell’opera, in totale collaborazione con Anac, e creare un’interconnessione con il sistema produttivo sannita, investendo in attrattività infrastrutturale Contrada Olivola”.

Le dichiarazioni nel servizio-video

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1 Commento

1 Commento

  1. De Lauro Enrico

    15 Nov, 2016 a 3:14

    RIBADISCO CHE, Il raddoppio del tratto Cancello – Orsara, della ferrovia Napoli –Bari, così come politicamente stabilito, è, a mio non modesto parere, salvo dimostrazione contraria, un inutile e colossale sperpero di pubblico denaro! E’ sufficiente osservare attentamente il disegno per capire che è tecnicamente possibile quasi dimezzare il tracciato, il costo, i tempi di realizzazione ed i tempi di percorrenza futuri! Perché i nostri politici vogliono spendere molto di più del necessario e costruire una ferrovia a zig zag, allungata e rallentata? Perché dovremmo permettere quest’ inutile e dannoso sperpero di nostro pubblico denaro, visto che i soldini saremo costretti a sborsarli noi cittadini anziché loro? Perché non facciamo sentire la nostra opinione, visto che è ancora possibile correre ai ripari, dato che per il tratto in questione siamo ancora agli studi di fattibilità? Per meglio conoscere il problema aprire i seguenti link: (https://www.ntr24.tv/…/alta-velocita-un-cittadino-scrive-al-… ) (https://www.ntr24.tv/…/benevento-e-la-fiera-delle-infrastrut… A conferma di quanto affermo si è espresso anche il politecnico di Milano: ( https://www.webeconomia.it/tav-da-napoli-a-bari/8628/ ).
    In qualità di ex dirigente tecnico dell’esercizio ferroviario e libero cittadino, gran pagatore di tasse e tributi in cambio del sempre peggio, ESIGO una convincente risposta dai politici favorevoli a questo sperpero ed un’ energica presa di posizione da quelli contrari. E voi cittadini, che come me, dovrete pagare cosa ne pensate? enricodelauro@vitgilio.it

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