CULTURA
Un’opera dell’artista sannita Michele Spina in mostra al Museo Macro di Roma

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Il sannita Michele Spina è tra gli artisti selezionati per la mostra collettiva “16:13”, organizzata al museo MACRO di Roma e in programma il prossimo 26 ottobre. Gli artisti selezionati sono i vincitori del talent Awards 2016 e provengono dall’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo una selezione curata da “GenerazioneH”. L’istallazione che presenterà Spina si chiamerà “Blu”.
“Sospesi al soffitto, attraverso un sistema di ganci e fili d’acciaio, a 2 metri circa dal suolo, saranno posizionati 6 squali e un aeroplano – spiega l’artista sannita -. Gli squali e l’ereo – di lunghezze diverse – presentano, secondo la ricerca condotta nell’ultimo periodo, una struttura in tondino di ferro che restituisce in maniera tridimensionale la forma, e un rivestimento totale della struttura con fili di lana che, in modo libero, a volte naturalistico a volte fantastico, colorano la forma.
Ad illuminare l’installazione saranno posizionati dei fari disposti in modo tale da creare anche un gioco di ombre – prosegue spina -. L’obbiettivo è comunicare ai visitatori la sensazione di un non-luogo, sospeso contemporaneamente tra oceano e cielo, acqua e aria. Un non-luogo, che instilla contemporaneamente sensazioni ‘piacevoli’ legate a un’atmosfera inaspettata, ludica, magica, e sensazioni ‘spiacevoli’ legate alla confusione, all’invasione di spazi non pertinenti, all’inquietudine.
Un non luogo – conclude – che ricorda la condizione della terra e dell’uomo contemporaneo, avviati verso il futuro o verso la catastrofe?”.
Michele Spina è nato a Benevento nel 1987. Laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli al corso di pittura, attualmente è iscritto al corso di specializzazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
“Sin dai primi passi nel mondo dell’arte si fa notare da subito per le sue doti di evoluzione e provocazione che colpiscono critici e pubblico – si legge nel catalogo della mostra -. Le sue opere dialogano sempre, a volte aspramente, con il presente, ponendo i colori e le intrusioni immaginative come mezzi efficaci d irriverenza. La ricerca di Michele Spina si muove lungo un percorso che mira allo svelamento dei meccanismi dominanti lo star-system dell’arte utilizzandola , dunque, come veicolo di denuncia ma anche come proposta per andare oltre banalità del quotidiano, per ricordarci che la vita può essere spiritualità e sogno, per recuperare la dimensione umana dell’esistenza.
Negli ultimi anni realizza lavori in ferro e lana, segno riconoscibile e tracciabile che identifica Spina nel mondo dell’arte contemporanea. Colorata vivace, l arte di Michele Spina oltre ad avere una grande dose di sensibilità, affascina ed incanta lo spettatore. La sua arte contiene una grande forza magnetica che sembra balzare fuori dai colori dalle linee dalle curve. Avvolgendo in modo minuzioso le strutture con fili di lana di colore diverso, riesce a descrivere in modo grafico volumi e corpi vuoti. Se da un lato nelle sue opere è evidente una parodia alla moda del momento, dall altro la presenza dei temi affrontati rimandano ad un immaginario trasch proprio del mondo creativo punk e undergrond”.