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San Giorgio del Sannio, voto contrario del M5S alla costituzione degli Ato

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“Nel pomeriggio di ieri, 10 agosto 2016, si è tenuto il Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio con all’ordine del giorno la ‘Adesione all’Ente d’Ambito Territoriale (EdA) per l’esercizio in forma associata delle funzioni in materia di gestione del ciclo dei rifiuti’. Un’approvazione d’urgenza volta a evitare il commissariamento della Regione Campania, che lo scorso maggio ha approvato la legge regionale n.14/2016 avente ad oggetto l’attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di riordino del ciclo rifiuti”. A comunicarlo è il Movimento 5 Stelle di San Giorgio del Sannio

“Attraverso questa legge – prosegue il M5S – sono stati riproposti gli Ato (Ambito Territoriale Ottimale), ora distinti per Provincia, e i relativi Enti d’Ambito a cui i Comuni devono obbligatoriamente aderire in forma associata per la ‘gestione dei rifiuti urbani secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità ambientale’. Il Movimento 5 Stelle di San Giorgio del Sannio, attraverso la portavoce Francesca Maio, ha mantenuto la stessa linea politica dei suoi portavoce di riferimento regionali e nazionali – così come negli ultimi giorni i Consiglieri all’opposizione al Comune di Benevento, Marianna Farese e Nicola Sguera – votando “No” all’adesione a tale Ente. È un “No” che va a sostegno di tutti gli inutili tentativi di migliorare la portata della legge regionale da parte dei nostri Consiglieri 5 Stelle in Regione. Siamo stati e continuiamo a essere assolutamente contrari al principio che debba essere un unico Ente d’Ambito a gestire il ciclo dei rifiuti; un singolo organo a prendere tutte le decisioni organizzative ed economiche in maniera gerarchica e a stabilire a livello unilaterale un’unica tariffa valida per tutti i Comuni ricadenti nella stessa ATO, senza possibilità alcuna di contrattazione.

È stato detto anche ieri in Consiglio dagli altri componenti di maggioranza e opposizione che questa legge, così come è stata approvata, non va bene e che l’adesione all’Ente è stata votata con l’amaro in bocca soltanto per evitare il commissariamento dalla Regione Campania – aggiunge la nota -. È una legge con molte criticità che toglie potere ai Comuni per accentrarli in un unico organo, dove nonostante sia prevista un’Assemblea dei Sindaci, quest’ultima avrà solo potere consultivo ma non vincolante. La prima infatti si terrà a breve, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha già inviato una lettera di convocazione ai Sindaci degli altri Comuni. Ebbene cosa significa non avere poteri per i singoli Comuni? Che innanzitutto non potranno decidere autonomamente di applicare agevolazioni o qualche forma di premio ai cittadini virtuosi che si sono impegnati nella raccolta differenziata. Nel Comune di San Giorgio del Sannio ad esempio, secondo l’ultimo report a disposizione (purtroppo del 2014) della produzione annuale di rifiuti e della percentuale raggiunta di raccolta differenziata, sono stati prodotti 2.380.925 kg di rifiuti differenziati su un totale di 9.920 abitanti, raggiungendo una percentuale del 67% circa, ma si apprende – continuando a leggere – che ci sono molti altri Comuni in provincia ancora più virtuosi, con percentuali più alte che toccano anche punte superiori all’80%. Dunque, quale sarà l’incentivo per queste persone? Saranno invogliate a continuare a separare i loro rifiuti pur pagando una tariffa alta per l’inefficienza, o peggio, la mancanza di impegno degli altri?

Noi del Movimento 5 Stelle – conclude la nota – abbiamo dichiarato in Consiglio che bisognerebbe avere anche il coraggio di opporsi alle leggi fatte male, saper dire di “No” uniti in un’unica lotta assieme alle Amministrazioni degli altri Comuni della Provincia per ostacolare le normative che vanno contro il bene dei cittadini. Questa legge non è pensata a loro misura, ma dei soliti potenti impegnati solo a spartirsi poltrone. Che fine faranno, infatti, i lavoratori dei vecchi Consorzi che non avranno profili perfettamente compatibili e le giuste competenze professionali? Li mandiamo a casa? E riguardo alla soppressione del precedente articolo del 2013 che vietava la possibilità di costruire “nuovi impianti di classe insalubre”? Dobbiamo davvero cominciare a temere che in futuro possano sorgere ancora nel nostro territorio altri inceneritori? Infine, vorremmo inviare una risposta all’ex sindaco di San Giorgio del Sannio Claudio Ricci, il quale ha affermato ieri in Consiglio che il tema rifiuti è troppo delicato ed una cosa sono le parole ed un’altra sono i fatti citando l’esempio della crisi rifiuti a Roma. Ebbene, noi rispondiamo che si andasse a guardare meglio Roma che – notizia proprio di qualche giorno fa ora – è stata ripulita! Eccovi la dimostrazione che il Movimento 5 Stelle non fa solo chiacchiere!”.

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