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Solidarietà e altruismo, torna la borsa di studio intitolata a Rossella Catillo

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Torna anche quest’anno la borsa di studio intitolata alla memoria di Rossella Catillo, l’insegnante beneventana ed educatrice di Azione Cattolica prematuramente scomparsa nel 2011 all’età di 31 anni. Un premio, donato dall’associazione SaMuEL per iniziativa della famiglia Catillo e con la collaborazione del MIUR, nato con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni a comportamenti di generosità umana e solidarietà sociale.

Il riconoscimento, come ogni anno, sarà assegnato ad un alunno di una scuola secondaria di primo grado della provincia di Benevento che si sia distinto per sentimenti di particolare altruismo, nonché di costante impegno sociale verso i propri familiari o persone bisognose sia per ragioni di salute sia per motivi economici.

La dirigenza scolastica dell’istituto frequentato dall’alunno – individuato come meritevole di partecipazione – farà pervenire attraverso una raccomandata all’associazione SaMuEL ed entro il 5 maggio la segnalazione di un caso giudicato di particolare attenzione, accompagnata dalla proposta illustrativa sottoscritta da uno o più docenti proponenti.

Le proposte arrivate saranno valutate da una commissione: la borsa di studio sarà del valore di 600 euro, mentre la consegna avverrà nella scuola frequentata dal vincitore.

Nel 2014 il riconoscimento era stato assegnato ad una intera classe della Moscati, protagonista di uno straordinario, lungo “episodio” di solidarietà e di coinvolgimento emotivo. Da ottobre 2012, quando un compagno di classe oggi scomparso era stato colpito da una seria malattia, i ragazzi del corso B avevano fatto di tutto per restare vicini al “loro amico” costretto in ospedale o a casa. La scuola Moscati aveva organizzato una vera e propria “scuola a domicilio”: a casa dello sfortunato “amico” ci andavano i docenti, ma ci andavano spesso anche i compagni, fino a trasformare l’appartamento in un’aula scolastica.

Lo scorso anno, infine, ad essere premiato era stato un ragazzino dell’istituto “Siani” di San Nicola Manfredi, che si era distinto per il grande aiuto donato alla sua famiglia in difficoltà e ad un compagno diversamente abile.

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