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POLITICA

Contestazione Mastella, la nota dei Movimenti sociali. Basile: “Ora confronto pubblico”

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“Dopo l’incontro di ieri con Raffaele Tibaldi, i movimenti sociali per il diritto al reddito continuano a presentare le proprie istanze ai candidati sindaco della città di Benevento”. Così in una nota gli attivisti del L@p Asilo 31, del Movimento di Lotta per la casa e del Collettivo Autonomo Studentesco.

“Nello scorso incontro il candidato sindaco Clemente Mastella ha liquidato la delegazione di movimenti con una frase vergognosa e deplorevole – prosegue la nota -. Per tutta la durata della discussione Mastella, a chi chiedeva risposte concrete ai disagi sociali della città, rispondeva che al momento poteva solo offrire pasticcini e che non era a conoscenza dei problemi che la città vive da anni. Come può una persona totalmente disinforma delle problematiche cittadine avere la pretesa di amministrare una città?

In occasione dell’inaugurazione del comitato elettorale sito in via Milano nel Rione libertà – aggiungono gli attivisti -, i movimenti per il diritto al reddito, di tutta risposta ai pasticcini e alle beffarde dichiarazioni di Mastella, si sono presentati con una torta recante la scritta ‘casa reddito dignità’. Come promesso nel primo incontro i movimenti, a testa alta , hanno tentato di capire quali soluzioni proponeva ai problemi che attanagliano la nostra città, tra cui problematiche abitative, spazi sociali, welfare studentesco e accesso ai diritti.

Alle richieste dei manifestanti, Mastella, invece di dare risposte effettivi e risolutive, ha accusato erroneamente questi ultimi di essere antidemocratici e di essere pagati dai suoi avversari politici. Le lotte sociali – spiega la nota – non hanno bandiere partitiche e continuano ad affermare e difendere la propria autonomia nonostante le dilazioni di Mastella. Le spregevoli dichiarazioni del candidato sono subdoli giochetti adottati per sopperire alla deficienza di contenuti e di proposte politiche, che fanno raccapricciare e interrogarsi sul futuro di questa città. Le contestazioni non sono state gradite da Mastella, il quale si è rifiutato di rispondere tentando di allontanare i manifestanti prima con l’aiuto dei suoi ‘bravi’ e poi delle forze dell’ordine.

La democrazia, di cui tanto straparla Mastella e da lui tanto decantata, si è tradotta nell’ennesima squallida pantomima. I manifestanti – concludono L@p, Mlc e Cas – sono stati invitati a spostarsi dalle forze dell’ordine sotto minaccia di denuncia, ecco la democrazia del Mastella che, alle richieste legittime dei manifestanti, risponde con la repressione. Tuttavia l’utilizzo del ricatto come forma di diniego dei diritti non è bastata a fermare i manifestanti, i quali hanno continuato la colorita contestazione nello spazio antistante la struttura abitativa collettiva di San Modesto di fronte il comitato elettorale. I movimenti socali per il diritto al reddito continueranno a presentare le proprie istanze a tutti i candidati sindaco della città rivendicando diritti e dignità per tutti i cittadini beneventani”.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’attivista Pasquale Basile: “Ieri sera un attempato politico come Clemente Mastella, che vive di politica da circa quaranta anni, godendo di tutti i privilegi e i lussi legati a questa professione era venuto al Rione Libertà a raccontarci quanto è dura la crisi e come lui potesse essere l’uomo della provvidenza. Nelle solite modalità di sempre, circondato da pasticcini e accoliti, occupava il suolo stradale bloccando il traffico e sprezzante di ogni regola e legge, voleva proprio lui darci lezioni di democrazia inviando dalle nostre parti strani personaggi, di certo poco rassicuranti, che con fare ‘poco democratico’ ci invitavano ad andare via, così come mostrano le immagini e i video da poter scaricare sui social.

In democrazia – prosegue l’esponente del L@p – è lecito contestare ed esprimere opinioni critiche soprattutto se a farlo sono proprio quelle persone che Mastella almeno a parole dice di voler rappresentare. Cosa dovrebbero pensare oggi i cittadini che vivono nelle scuole di Ponticelli e San Modesto dopo il trattamento di ieri da parte di Clemente Mastella che addirittura scomoda il Ministero dell’Interno chiedendo repressione per famiglie che in pochi anni hanno già perduto tutto, ma che però ci tengono a non perdere quella dignità che ogni giorno li fa camminare a testa alta.

Quella stessa dignità – attacca Basile – derisa da Clemente Mastella il giorno dell’inaugurazione del suo primo comitato elettorale allorquando i cittadini del Movimento di lotta per la casa si erano recati alla manifestazione per ascoltare le proposte di Mastella in merito alle politiche abitative e alla gestione del patrimonio comunale e degli spazi sociali. In quell’occasione Mastella ironizzò sul fatto che mai lo avremmo votato e che i pasticcini erano l’unica cosa che poteva offrire. Un arroganza che nemmeno i suoi candidati consiglieri che fino a qualche settimana fa appoggiavano le nostre proteste non riuscirono a digerire.

Eppure a dispetto di quanto affermava ieri l’ex Ministro – spiega Basile – il giorno 18 marzo, nelle stesse modalità ci recavamo al Teatro Libertà ponendo le identiche domande a Raffaele Del Vecchio il quale non utilizzò tale modo di fare. Lo stesso è accaduto con Raffaele Tibaldi il quale ha mantenuto un atteggiamento cordiale e rispettoso per chi ogni giorno soffre condizioni di indigenza reale. Le ragioni della contestazione di ieri vanno ricercate dunque nell’arroganza di Clemente Mastella che crede ancora di poter candidarsi a sindaco senza spiegare ai cittadini le sue proposte in relazione a tematiche sociali che negli ultimi cinque anni hanno tenuto banco nell’agenda politica cittadina. Certo per chi vive a Ceppaloni ed è lontano da Benevento da lustri è impensabile conoscere i problemi della città e per forza ci si deve affidare alle note stampa dei propri addetti che fiutano soltanto le opportunità elettorali e non di certo possono indicare soluzioni politiche ai problemi sociali.

Io credo che in democrazia un candidato sindaco deve avere la capacità di offrire soluzioni e proposte concrete in relazioni alle problematiche di un territorio, il plebiscito che chiede Mastellasulla sua persona e soprattutto a scatola chiusa senza alcun programma di governo – sottolinea l’esponente del L@p – richiama ad inquietanti scenari cinesi o bulgari. Come fa quindi ad impartire lezioni di democrazia un candidato sindaco che ha la pretesa e l’arroganza di essere votato senza nemmeno presentare un programma alla città e rispondendo a chi pone domande sociali perché vive condizioni di indigenza con la polizia e le veline al Ministero dell’Interno? E come fanno a stargli vicino candidati consiglieri che in questa consiliatura hanno appoggiato le nostre battaglie?  Il giorno 13 novembre 2013 i consiglieri Enzo Lauro, Nicola Ambrosone, Gino De Nigris, Nazzareno Orlando, Mario Pasquariello proponevano in consiglio comunale una nostra mozione e diedero spazio al sottoscritto tra i loro banchi per poter fare l’intervento nell’assise aperta al pubblico. Lo stesso Gino De Nigris fino a qualche settimana fa ha sostenuto la nostra proposta di legge per il reddito minimo garantito proponendo la nascita di un modello Colau qui a Benevento. Come si fa a passare dal sostegno aperto ai movimenti di lotta per la casa alla loro demonizzazione in così poco tempo?

Ieri sera – conclude Basile – quei candidati consiglieri si nascondevano anziché spiegare al loro candidato sindaco la necessità di proporre soluzioni concrete per una battaglia che loro stesso hanno sostenuto nelle sedi istituzionali. Dobbiamo dunque pensare che il loro sostegno e la loro solidarietà era dettata forse da ragioni di opportunità politica? E sintomo di coerenza forse tale atteggiamento Avrei il piacere di porre tali questioni e di poter discutere di politiche abitative e di gestione del patrimonio e spazi sociali con tali candidati magari in un dibattito pubblico con tanto di moderatori e relatori e dove forse si spera potremo avere anche il piacere di ascoltare le proposte programmatiche di Clemente Mastella oltre a quelle di tutti i candidati Sindaco della città. Questa è democrazia. La sfida è lanciata…”.

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